I minorenni tra i 13 e i 17 anni possono contrarre rapporti di lavoro pagati. I tutori legali devono però dare la loro autorizzazione e firmare il contratto di lavoro. Ciò vale teoricamente anche per lavoretti come baby sitter o lavori temporanei durante le vacanze scolastiche. Anche in caso di apprendistati devono firmare il contratto sia l'apprendista che il tutore legale.
Le persone con capacità di agire limitata possono decidere autonomamente dei propri introiti, ad esempio su come disporre del salario da apprendista. Ciò vale anche per gli oggetti che sono stati messi a loro disposizione come regali materiali o in denaro. In questo caso è importante che non vengano compromessi i bisogni vitali, tra i quali rientrano avere una casa, un giusto vestiario e un'adeguata alimentazione. Se questi sono assicurati, il minorenne può gestire liberamente le sue entrate.
Tendenzialmente i bambini e i giovani hanno diritto a ricevere una paghetta, commisurata allo stile di vita della famiglia. Con questa paghetta possono comprare quello che vogliono, a patto che i genitori siano d'accordo all'acquisto. Il prezzo non dovrebbe però eccedere i risparmi del minorenne e va pagato in contanti subito, di modo che il contratto sia valido. Non sono ammessi bonifici o pagamenti a rate provenienti da minorenni.
Una vera e propria legge sulla paghetta non esiste, anche se ci sono sentenze che hanno stabilito il dovere dei genitori a darne una ai figli. Tuttavia non è possibile stabilire un importo preciso; in linea generale la paghetta deve essere commisurata allo stile di vita della famiglia e all'età del bambino o del giovane.