Imposta sul reddito delle persone fisiche in Italia: le basi

L’Irpef riguarda la maggior parte dei cittadini italiani. Ciononostante continuano a sorgere questioni sul tema: chi deve pagarla? A quanto ammontano aliquote e scaglioni? Come si calcolano? Cos’è esattamente l’imposta sul reddito delle persone fisiche? Cerchiamo di dissipare i vostri dubbi.

Irpef: cos’è esattamente l’imposta sul reddito delle persone fisiche?

In Italia l’imposta sul reddito delle persone fisiche, anche nota come Irpef, è in vigore dal 1974 ed è regolata dal Testo Unico delle Imposte sui redditi. Si tratta di un’imposta diretta, personale e progressiva che riguarda i soggetti produttori di reddito: si dice diretta perché interessa direttamente la ricchezza, ovvero il reddito, e personale perché coinvolge tutti i soggetti residenti in Italia con un reddito. È infine progressiva perché il calcolo della quota percentuale sul reddito è proporzionale al reddito stesso.

Dal punto di vista fiscale l'imposta sul reddito è un'imposta congiunta, in quanto versata in proporzione al governo, alle Regioni e ai Comuni con l’integrazione di relative addizionali. L'Irpef è una delle più importanti fonti di reddito dello Stato italiano.

Definizione

L'imposta sul reddito delle persone fisiche è un'imposta che grava direttamente su tutti i tipi di reddito ed è versata allo Stato. Essa è pagata da persone fisiche, cioè non da persone giuridiche, come le società. La quota percentuale è calcolata in base all’effettiva entità di tutti i redditi percepiti dal contribuente e prevede la suddivisione in cinque scaglioni di reddito.

Chi sono i soggetti passivi Irpef?

L’obbligo di versare l’imposta sul reddito delle persone fisiche coinvolge:

  • Soggetti residenti in Italia per cespiti posseduti e redditi prodotti in territorio italiano o all’estero
  • Soggetti non residenti in Italia per reddito conseguito in Italia
  • Soggetti passivi impropri, ovvero le società di persone e di capitali i cui soci abbiano adottato la tassazione per trasparenza (e pagano l’imposta direttamente in base alla loro quota di partecipazione)
  • Ditte individuali
  • Società semplici

Quando è applicabile l’Irpef e quando no?

L’Irpef si calcola tenendo conto del reddito complessivo, cioè della somma di tutti i redditi prodotti, ossia:

  • fondiari;
  • di capitali;
  • da lavoro dipendente;
  • da lavoro autonomo;
  • di impresa;
  • diversi.

L’Irpef non è applicabile quando la persona fisica se considerata incapiente ed è quindi esente da imposizione fiscale, in quanto rientra nella cosiddetta “No Tax Area”. Si tratta di:

  • pensionati al di sopra dei 75 anni con un reddito complessivo inferiore agli 8.000 euro annui
  • lavoratori dipendenti con un reddito complessivo inferiore agli 8.174 euro annui
N.B.

Chi è esente dall’Irpef non è nemmeno tenuto a pagare addizionali regionali o comunali.

Aliquote e scaglioni Irpef

L’ammontare della quota percentuale da applicare sul reddito varia in proporzione al reddito complessivo annuale. Sono cinque gli scaglioni esistenti secondo cui progredisce l’imposta. La seguente tabella indica gli scaglioni relativi all’anno 2018:

Scaglione

Aliquota

Imposta dovuta

Redditi fino a 15.000 euro

23 %

23 % del reddito

Redditi da 15.001 fino a 28.000 euro

27 %

3.450 euro + 27 % sul reddito che supera i 15.000 euro

Redditi da 28.001 fino a 55.000 euro

38 %

6.960 euro + 38 % sul reddito che supera i 28.000 euro

Redditi da 55.001 fino a 75.000 euro

41 %

17.220 euro + 41 % sul reddito che supera i 55.000 euro

Redditi oltre 75.000 euro

43 %

25.420 euro + 43 % sul reddito che supera i 75.000 euro

N.B.

A partire dal secondo scaglione Irpef le aliquote si applicano solo al reddito in eccesso.

È possibile dedurre o detrarre l’Irpef?

Esiste la possibilità di effettuare una sorta di sconto sulla quota percentuale di Irpef da saldare. Sono due le categorie di possibili riduzioni fiscali:

  • oneri deducibili: si possono sottrarre al reddito prima di calcolare l’imposta da pagare, diminuendo quindi la base imponibile su cui viene calcolata l’imposta.
  • oneri detraibili: si possono sottrarre direttamente alle imposte da pagare, diminuendo l’importo delle stesse.

Esempio di calcolo dell’Irpef

Prendiamo come esempio un soggetto con reddito pari a 25.000 euro annui. Nel suo caso l’imposta sul reddito delle persone fisiche da pagare sarà:

3.450 euro + (27 % del reddito in eccesso, 10.000 euro = 2.700 euro) = 6.150 euro

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