Chi è un piccolo imprenditore?

Prendendo in considerazione la macrocategoria degli imprenditori, è possibile individuare al suo interno la figura dei piccoli imprenditori, che gestiscono in genere un’impresa di piccole dimensioni. Tuttavia a livello giuridico vi sono anche altri criteri che qualificano un piccolo imprenditore. Inoltre chi fa parte di questo gruppo può contare su alcune semplificazioni a livello contabile. Vi forniamo una definizione di piccolo imprenditore e vi chiariamo le sue caratteristiche principali.

Piccolo imprenditore: definizione

Chi si definisce quindi piccolo imprenditore? L’art. 2083 del Codice Civile lo spiega, asserendo che un piccolo imprenditore deve esercitare la sua attività professionale in modo prevalente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia, per questo si identificano spesso con questa figura i coltivatori diretti del fondo, gli artigiani, i piccoli commercianti e coloro che hanno un’impresa individuale o familiare.

In questo modo i piccoli imprenditori godono di un trattamento speciale. Tuttavia vengono esclusi da questa categoria le società commerciali. Inoltre non viene considerato piccolo imprenditore neanche chi investe ingenti capitali, anche se non ricorre a collaboratori.

Definizione

In generale si indicano con il nome di piccoli imprenditori tutti coloro che esercitano un’attività professionale che coincide in prevalenza con il lavoro proprio o con quello dei componenti della famiglia. Nello specifico rientrano in questa categoria i coltivatori diretti del fondo, gli artigiani, i piccoli commercianti nonché coloro che hanno un’impresa individuale (che svolgono quindi un lavoro proprio) o un’impresa familiare (che svolgono quindi un lavoro con i componenti della propria famiglia).

Piccolo imprenditore: le caratteristiche principali

In qualità di piccolo imprenditore è possibile usufruire di alcune agevolazioni:

  • iscrizione alla sezione speciale del registro delle imprese;
  • mancanza di dichiarazione di fallimento;
  • nessun obbligo di tenuta delle scritture contabili.

Un piccolo imprenditore può quindi anche scegliere di adottare il regime forfettario, a patto di seguire i requisiti richiesti. Infine, ai fini contabili è importante tenere conto se il piccolo imprenditore viene assimilato a un lavoratore autonomo o a un'impresa individuale. Nel primo caso non vi è l'obbligo di iscriversi alla Camera di Commercio e il piccolo imprenditore sarà soggetto alla ritenuta d'acconto, mentre nel secondo è obbligato a iscriversi alla Camera di Commercio, perciò sui ricavi non verrà applicata nessuna ritenuta d'acconto.

Vi preghiamo di osservare la nota legale relativa a questo articolo.

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