Oggigiorno non solo le grandi aziende, ma anche quelle più piccole operano a volte al di fuori dei confini nazionali, grazie a Internet e alla crescente globalizzazione che consente di allargare più facilmente i propri orizzonti. Perciò al momento di scegliere quale forma giuridica dare alla propria azienda può essere utile indirizzarsi verso qualcosa di più internazionale. Costituire una società europea (SE) può, ad esempio, permettere riconoscimenti a livello internazionale e promette inoltre alcune semplificazioni per la vendita all’interno dell’Unione Europea.
Questa forma giuridica è entrata in vigore nel 2004, insieme al correlato Statuto della società europea (SE). Se a livello europeo la società europea sta prendendo sempre più piede, annoverando tra le sue fila aziende famose come Puma, SAP o Zalando, in Italia la SE non sembra riscuotere lo stesso successo. Infatti nel 2013 si registrava solo un’unica SE italiana, Galleria di base del Brennero - BBT SE, che mostrava sin da subito i tratti di una spiccata vocazione europea, essendo un progetto ferroviario per collegare Innsbruck a Fortezza. Nel 2012 era stato presentato un nuovo piano d’azione, volto a modernizzare il diritto societario europeo e a fornire un quadro giuridico comune per le aziende operanti nell’UE.
Tuttavia ancora oggi costituire una società europea risulta complesso e, rispetto ad altri Paesi dell’Unione Europea, in Italia non si ricorre affatto a questa forma giuridica, che andrebbe ancora migliorata e semplificata.