Casi particolari nell’emissione di fatture
Non sempre durante la prassi lavorativa ci si limita solo a compilare fatture. Vi esponiamo qui alcune altre situazioni che potrebbero capitarvi.
Fattura semplificata
È possibile emettere una fattura in modalità semplificata, qualora l’ammontare complessivo della prestazione, IVA compresa, sia di 100 EUR. Rispetto ad una normale fattura, sono presenti delle semplificazioni, ovvero:
- si specifica solo la partita IVA o il codice fiscale del cliente residente in Italia o in un paese dell’UE, senza indicare i dati anagrafici e residenziali;
- si specifica il totale dell’ammontare complessivo (IVA già integrata);
- si specifica il dettaglio dei servizi, invece che la loro quantità e qualità.
Non è possibile, però, ricorrere a questo tipo di fattura nel caso di cessioni intracomunitarie, vendite a distanza o prestazioni di servizi/cessioni di beni verso un soggetto passivo residente in uno Stato comunitario dove l’imposta è dovuta. Compilando una fattura di questo tipo, si ha quindi una semplificazione massima rispetto alla normale procedura e si agevola il processo di emissione nei casi in cui è applicabile.
Nota di credito
Può succedere che, a volte, sia necessario emettere una nota di credito per restituire al cliente una parte del valore o l’importo complessivo di una fattura. In genere si emette una nota di credito, quando:
- una prestazione non è stata svolta completamente o correttamente;
- sono presenti errori nel calcolo dell’imposta, dell’imponibile o di entrambi;
- avviene un reso di materiali difettosi e non sostituibili;
- si è in presenza di resi per i casi in cui si verificano le condizioni;
- non sono stati concessi gli sconti previsti nella fattura.
Se sussiste uno di questi requisiti, è possibile emettere la relativa nota di credito e decidere se restituire l’importo al cliente oppure saldarlo per compensazione, vale a dire che l’importo andrà a coprire fatture ancora da pagare o che verranno emesse in seguito.