Gli esempi che seguono illustrano l’abile implementazione del green marketing in una media impresa e in una grande azienda internazionale:
1) Dolfin S.p.A.
La Dolfin .S.p.A. è un’azienda dolciaria italiana con sede in provincia di Catania. L’azienda ha sul proprio sito una pagina dedicata alla sostenibilità ambientale dove viene reso noto il suo impegno per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Infatti, dal 2009, Dolfin ha avviato un piano d’investimenti per la realizzazione del parco fotovoltaico, completato nel 2012. Questa misura ha permesso all’azienda di produrre ben 920 KW di potenza dai pannelli fotovoltaici installati sui tetti dei propri capannoni a Riposto.
In questo modo quasi la totalità dell’attività produttiva industriale (il 95%) utilizza energia pulita e da fonte rinnovabile. Questa considerazione della tematica ambientale rende dunque l’azienda più responsabile, anche soprattutto agli occhi del consumatore. Un logo apposito viene apposto sui prodotti del marchio, così da informare i potenziali clienti e invogliarli a comprare questi prodotti, anche per la sensibilità dimostrata in tema ambientale.
Inoltre, il primo aprile 2019, l’azienda ha comunicato che all’interno delle confezioni di Polaretti – il più popolare dei prodotti commercializzati da Dolfin S.p.A. – la solita cannuccia di plastica sarà sostituita da una cannuccia di mais completamente biodegradabile. Questa misura commerciale è stata resa nota quattro giorni dopo il voto del Parlamento Europeo di bandire l’utilizzo della plastica monouso, tra cui anche le cannucce. Dimostrazione perfetta di tempismo e conoscenza delle pratiche di green marketing.
2) Mulino Bianco
In data 4 aprile Mulino Bianco, azienda di prodotti da forno di proprietà della Barilla, ha pubblicato la Carta del Mulino. Trattasi di un disciplinare utile al raggiungimento di un obiettivo dell’azienda in materia di sostenibilità. Sulla pagina dedicata la Carta del Mulino viene descritta come: “un insieme di 10 regole per la coltivazione sostenibile del grano tenero. Con la Carta del Mulino non solo portiamo qualità nei prodotti, ma supportiamo il lavoro delle comunità degli agricoltori e favoriamo la biodiversità salvaguardando gli insetti impollinatori”. Una misura chiaramente appartenente al marketing verde, come dimostra anche il contributo apportato dal WWF alla formulazione della Carta del Mulino, votata a promuovere l’agricoltura sostenibile e a migliorare così la percezione dell’azienda.
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