Per molte persone è difficile da immaginare, ma con grande probabilità nei loro confronti verrà prestato maggior rispetto se di tanto in tanto sanno come dire no al capo. Contro tutti i timori, generalmente quel no non viene interpretato come un atteggiamento non collegiale, lavativo o egoista bensì come un’autovalutazione realistica di un lavoratore responsabile.
Come prima cosa è necessario effettuare una valutazione realistica della situazione. Se un progetto importante volge al termine e tutti i colleghi si stanno impegnando ai limiti delle loro capacità, questo non è il momento migliore per rifiutarsi di fare del lavoro in più. Se, però, avete sempre accettato le ultime richieste e un altro collega è in grado di svolgere altrettanto bene quell’incarico, è arrivato il momento di saper dire no.
Dovete stare particolarmente attenti quando vi accorgete che, per richieste extra, tutti si rivolgono sempre e solo alla vostra scrivania. Da un lato può essere lusinghiero essere noti come colleghi affidabili e disponibili. Al contempo, però, si corre il pericolo che gli altri sfruttino la vostra disponibilità per alleggerire il proprio carico. Anche per il superiore è più facile chiedere di svolgere del lavoro suppletivo a un dipendente che sa già a priori che gli dirà di sì senza discussioni.