Come si tutela un nome aziendale?

La creazione di un’impresa passa prima dalla scelta del nome giusto. Una volta trovato un nome con del potenziale, non è difficile guadagnare ben presto popolarità e diventare sinonimo di qualità: è per questo che diventa importante tutelare il proprio marchio aziendale. Per essere sicuri che siate soltanto voi a poter utilizzare quel nome, dovreste informarvi su come proteggerlo. Il registro delle imprese è la soluzione più comune ma anche la più efficace.

Tutelare un nome quando si crea un’azienda

Quando si crea un’azienda ci si chiede spesso quale sia il modo migliore per tutelare il proprio nome. Per prima cosa dovreste verificare se quel nome non venga già utilizzato da qualcun altro, effettuando una semplice ricerca su internet o su banche dati ufficiali come quella del Registro delle imprese o quella dell’Ufficio italiano Brevetti e Marchi (UIBM).

Se il nome che avete scelto è ancora libero, avete diverse opzioni: una è quella di tutelare il vostro nome facendolo inserire nel registro delle imprese, anche se questo vi garantisce una protezione soltanto a livello regionale o nazionale. Un modo ancora più sicuro è quello di farlo registrare come marchio. Ma qual è la differenza? E quanto costa tutelare il proprio nome aziendale?

Consiglio

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Inserimento nel registro delle imprese: differenza tra nome e marchio

Commercianti e società commerciali (per esempio le forme aziendali SpA o Srl) non sono vincolati a registrare un nome o un marchio, ma è nel loro interesse farlo perché solo attraverso la registrazione è possibile impedirne l’uso non autorizzato da parte di terzi. A tal riguardo è però importante effettuare una distinzione tra nome commerciale e marchio d’impresa. Il nome commerciale è la denominazione completa di un’impresa e ne permette la sua identificazione, compresa l’indicazione della sua forma giuridica (SpA, Srl, ecc.). Il marchio d’impresa, invece, è un segno che permette di distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli di altre aziende. Mentre la registrazione di un marchio si effettua presso l’UIBM ma anche presso le Camere di Commercio esistenti in ogni provincia e la domanda può essere inoltrata anche online, la registrazione di un nome commerciale si effettua esclusivamente presso la Camera di Commercio locale.

Registrazione marchio nazionale

La registrazione del marchio presso l’Ufficio italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico garantisce i diritti sul nome a livello nazionale, è valida per 10 anni ed è rinnovabile alla sua scadenza. Qui di seguito trovate una panoramica dei costi per la registrazione di un marchio italiano:

  • 101 € per la tassa all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi;
  • 40 € per i diritti di segreteria;
  • 16 € per la marca da bollo;
  • 34 € per tutelare ogni classe di prodotti/servizi oltre la prima.

È possibile depositare un marchio in modo autonomo, cioè senza la consulenza di uno specialista. È però importante ricordare che le Camere di Commercio non svolgono la funzione di cercare se esistono altri marchi registrati con lo stesso nome; è pertanto raccomandabile effettuare questa ricerca prima di procedere alla registrazione.

Marchio comunitario e marchio internazionale

Con la registrazione presso l’EUIPO (l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale) è possibile godere del diritto sul marchio in tutti i paesi membri dell’Unione Europea. I diritti di utilizzo del nome non si differenziano molto dalle regole vigenti anche in ambito nazionale. La durata della protezione del marchio è sempre di 10 anni. I costi potrebbero superare i 1000 euro e variano in base al numero di classi scelte. Una panoramica dei costi la trovate sul sito dell’EUIPO. Se volete tutelare il vostro marchio anche oltre i confini comunitari, dovreste rivolgervi all’OMPI di Ginevra (sigla di Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale, conosciuta in inglese come WIPO, cioè World Intellectual Property Organization), ovvero l’ente che detiene il registro dei marchi internazionali. La procedura può essere avviata soltanto dopo aver registrato il marchio in Italia, a differenza di quanto succede per quello comunitario per cui una precedente registrazione a livello nazionale non è necessaria. Con il deposito di un marchio che abbia validità a livello internazionale si ottiene la sua protezione nei paesi che aderiscono all’Accordo di Madrid e al Protocollo di Madrid, due trattati amministrativi dell’OMPI che regolano il riconoscimento del marchio in tutti i paesi del mondo che li hanno sottoscritti.

Conclusione

Per tutelare un nome aziendale l’iscrizione presso il registro delle imprese offre una prima protezione, almeno a livello regionale e/o nazionale. Tuttavia se volete essere presenti sul mercato internazionale, il registro delle imprese non basta. Dovreste invece pensare di registrare il nome scelto sotto forma di marchio aziendale e per essere sicuri di agire nel modo giusto, vi consigliamo di rivolgervi a uno specialista del settore. La registrazione del nome della vostra azienda non è pero tutto: non significa infatti avere i diritti anche sul nome di un dominio. Per il sito della vostra azienda dovreste registrare il dominio giusto, visto che essere presenti online significa anche essere maggiormente presenti sul mercato.

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