Iscrizione al Registro Imprese

Come suggerisce il nome stesso, il registro delle imprese è un registro pubblico, informatico e previsto dal Codice Civile italiano. Storicamente il registro delle imprese viene concepito nel 1942, per poi essere realizzato solamente a metà degli anni 90, più esattamente nel 1996 con il D.P.R. numero 581, ed essere riadattato varie volte durante gli anni. Nel 2010, ad esempio, è stata introdotta una nuova procedura telematica che riguarda l’iscrizione nel registro delle imprese, la ComUnica.

Il registro delle imprese corrisponde a una sorta di anagrafe delle imprese, contenente tutti i principali dati delle imprese, indistintamente dalla loro forma giuridica e dal settore di attività nel quale operano, che abbiano sede o impianti sul territorio nazionale italiano. Oltre ai dati fondamentali, il registro delle imprese funge anche da archivio, registrando infatti anche tutti gli eventi che interessano l’evoluzione delle singole imprese, con un elevato grado di dettaglio. Grazie a questa sua funzione, il registro delle imprese ha un ruolo chiave nel fornire un quadro generale regionale e nazionale per il calcolo degli indicatori di sviluppo economico, anche distinti per aree commerciali.

Iscrivere la propria impresa al registro delle imprese

L’iscrizione al Registro Imprese è obbligatoria e va effettuata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività imprenditoriale (20 per le società di capitali e le cooperative). La mancata iscrizione in tempo utile porta a sanzioni pecuniarie.

Ma prima di passare al processo di iscrizione è importante chiarire che il Registro Imprese è istituito presso ciascuna Camera di Commercio del territorio nazionale. I singoli registri delle imprese hanno quindi competenza provinciale e la loro tenuta spetta alla locale Camera di Commercio, sotto il controllo di un giudice del tribunale del capoluogo di provincia di riferimento. La persona responsabile del Registro Imprese è il cosiddetto Conservatore, un dirigente della Camera di Commercio, nominato dal Segretario Generale. Il Conservatore si occupa quindi della corretta tenuta del registro secondo le norme di legge e le indicazioni fornite dal giudice preposto. Un’altra caratteristica del registro delle imprese è quella di essere gestito in maniera telematica.

ComUnica

Come menzionato in apertura di articolo, la procedura telematica di iscrizione attualmente in uso è la ComUnica. ComUnica sta per Comunicazione Unica d’Impresa e si tratta di un insieme di file comprendenti un modello riassuntivo (dati richiedente, oggetto della comunicazione e richieste agli enti), il modello per il Registro Imprese e, all’evenienza, altri modelli. Lo spettro delle operazioni che è possibile svolgere tramite ComUnica non si limita infatti unicamente all’iscrizione nel registro delle imprese. Tramite essa comunque entrambe le parti traggono vantaggio, evitando un sovraccarico burocratico. La tecnologia ha infatti reso possibile di fare più richieste o comunicazioni, a enti diversi, tramite una singola operazione.

La prima cosa da fare per usufruire di ComUnica è registrarsi al servizio Telemaco – Consultazione ed Invio Pratiche. Per evitare intoppi sul più bello è anche necessario munirsi sin da subito di una firma digitale, per firmare la Comunicazione Unica al momento dell’invio, e di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC), da indicare nella pratica, al quale vi verranno inviati i documenti dagli enti.

All’utente vengono messi a disposizione tre tool gratuiti per il disbrigo della pratica, dalla sua predisposizione all’invio: Comunica Starweb, Fedra, ComUnica. Il primo è un servizio per il browser da utilizzare nel caso di una costituzione di società, variazioni dei dati costitutivi di una società già registrata, fusioni e passaggi di proprietà, cancellazioni dal Registro Imprese, ecc. Fedra serve, invece, alla gestione e alla compilazione della modulistica relativa al registro delle imprese, ad eccezione delle imprese individuali. ComUnica è infine il software per l’invio delle pratiche di comunicazione unica.

Atti e presentazione della domanda

Una volta preparato tutto il necessario si può iniziare con la richiesta di iscrizione al Registro Imprese. Qui di seguito un elenco delle formalità che la Comunicazione Unica permette di assolvere:

  • Ottenimento del codice fiscale / partita Iva da parte dell’Agenzia delle Entrate
  • Iscrizione al registro delle imprese
  • Adempimenti INPS ai fini previdenziali
  • Adempimenti INAIL ai fini assicurativi
  • Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) allo SUAP di competenza.
N.B.

La Segnalazione Certificata di Inizio Attività o SCIA è una sorta di autocertificazione da trasmettere allo Sportello Unico per Attività Produttive, o SUAP, e che consente alle imprese di iniziare, modificare o cessare un’attività produttiva senza dover attendere le verifiche o i controlli preliminari da parte degli enti competenti. Chiaramente per essere ritenuta valida la SCIA deve essere provvista delle autocertificazioni in merito al possesso dei requisiti oggettivi, soggettivi e, se necessario, documentazioni tecniche allegate. Il controllo in merito alla veridicità dei fatti da parte della pubblica amministrazione deve avvenire entro 60 giorni dal ricevimento della segnalazione.

È importante che gli atti in allegato alle richieste relative al Registro Imprese siano sempre nella forma giuridica e informatica corretta. La forma dipende chiaramente dal tipo di documento in questione e dalle sue finalità. Per una migliore ma concisa spiegazione vi rimandiamo alla pagina relativa del sito della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino.

Registro Imprese: sezione ordinaria e sezioni speciali

Come già accennato in precedenza, il registro delle imprese non è una matassa di informazioni impossibile da sbrogliare. Questa sorta di archivio permette al contrario una lettura precisa e settoriale della situazione imprenditoriale attiva sul territorio. Per favorire la chiarezza e per riconoscere le legittime differenze tra i vari tipi di società, il Registro Imprese si divide in due sezioni principali:

Sezione ordinaria

Sezione speciale

Società di persone e di capitali

Impresa agricola (persone fisiche e persone giuridiche)

Società cooperative

Piccolo imprenditore e/o coltivatore diretto

Consorzi con attività esterna e società consortili

Società semplice

Società costituite all’estero con sede amministrativa o secondaria sul territorio italiano

Impresa artigiana (annotazione)

Gruppi europei di interesse economico

 

Enti pubblici che hanno per oggetto esclusivo o principale un’attività commerciale

 

Imprenditori commerciali individuali (non piccoli)

 

A queste vanno poi ad aggiungersi delle apposite sezioni speciali per le start-up innovative, gli incubatori certificati, le piccole e medie imprese innovative, le imprese sociali, i soggetti che esercitano attività di direzione e coordinamento, e quello che vi è soggetto (legami di gruppo); ancora società tra professionisti, imprese con alternanza scuola-lavoro e quelle con gli atti tradotti da una lingua che non sia l’italiano.

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