Obbligo del bilancio d’esercizio

Negli articoli del Codice Civile che vanno dal 2423 fino al 2435-bis è stabilito l’obbligo per imprese e società di presentare il bilancio d’esercizio. Tuttavia alcune imprese che rispettano alcuni requisiti possono redigere un bilancio in forma abbreviata. Vediamo nel dettaglio che cosa si intende con bilancio d’esercizio, i soggetti coinvolti e chi non è tenuto a redigerlo o ne può presentare uno in forma abbreviata.

Che cos’è il bilancio d’esercizio?

Prima di tutto facciamo una breve introduzione sul bilancio d’esercizio. Il bilancio d’esercizio è l’insieme dei documenti contabili volti a dichiarare la situazione patrimoniale e finanziaria di un’impresa relativamente al periodo preso in considerazione (si tratta in genere di un anno solare). Fanno parte del bilancio d’esercizio:

  • lo stato patrimoniale;
  • il conto economico;
  • la nota integrativa;
  • il rendiconto finanziario.
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Se volete saperne di più su come redigere uno stato patrimoniale, vi consigliamo di consultare l’articolo apposito della guida.

Chi ha l’obbligo del bilancio d’esercizio?

Ogni anno il bilancio d’esercizio va depositato presso il registro delle imprese (alla chiusura dell’esercizio). A redigerlo sono gli amministratori (o il consiglio di gestione) della persona giuridica, che devono sottostare alle leggi imposte dal Codice Civile, nonché ai principi contabili nazionali e internazionali. I soggetti che risultano quindi obbligati alla redazione del bilancio d’esercizio sono:

  • società per azioni (S.p.A.)
  • società a responsabilità limitata (S.r.l.)
  • società in accomandita per azioni (S.a.p.a.)
  • società cooperative
  • società estere con sede in Italia
  • gruppo europeo di interesse economico (Geie)
  • consorzi con qualifica di confidi
  • aziende speciali e istituzioni di enti locali
  • startup innovative.

In sintesi, hanno l’obbligo del bilancio d’esercizio le imprese e le società, mentre sono esenti i liberi professionisti. Generalmente si presenta il bilancio in forma ordinaria, ma c’è anche la possibilità di optare per un bilancio in forma abbreviata, come spiegato nel prossimo paragrafo.

Obbligo del bilancio per le imprese: requisiti per redigere un bilancio in forma abbreviata

Regolato dall’articolo 2435-bis del Codice Civile, per le imprese di piccole dimensioni vi è la possibilità di ricorrere a una semplificazione del bilancio, redigendo quindi il bilancio in forma abbreviata. I criteri da rispettare per la sua adozione sono:

  • non aver emesso titoli negoziati in mercati regolamentati;
  • durante il primo anno di esercizio o per due anni di esercizio consecutivo non si devono superare almeno due dei seguenti limiti:
  1. totale dell’attivo dello Stato Patrimoniale non oltre i 4.400.000 euro;
  2. i ricavi delle vendite e delle prestazioni non oltre gli 8.800.000 euro;
  3. un numero medio di impiegati durante l’esercizio non superiore a 50.

Da notare che il bilancio abbreviato non è obbligatorio, ma è facoltativo per quelle aziende che presentano i requisiti indicati. È anche possibile redigere in forma semplificata solo uno dei documenti che compongono il bilancio d’esercizio, adottando così un bilancio misto. Per esempio la nota integrativa viene redatta in forma semplificata, al contrario del conto economico e dello stato patrimoniale che continuano ad aderire alla forma ordinaria.

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Perché è importante redigere il bilancio d’esercizio?

Il bilancio d’esercizio è reso obbligatorio dal Codice Civile e dai principi contabili per diversi motivi. Prima di tutto serve per garantire trasparenza: infatti deve presentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società, oltre che il risultato economico dell’esercizio. In questo modo diversi soggetti possono tenere sotto controllo la condizione attuale dell’impresa. Ad esempio:

  • i soci possono conoscere il valore della loro partecipazione all’interno dell’impresa;
  • i creditori possono valutare il grado di solvibilità della società;
  • futuri finanziatori e investitori possono valutarne la situazione in vista di possibili rapporti con l’azienda (per concedere finanziamenti o acquistare azioni della società).

Perciò il bilancio deve essere redatto con chiarezza per informare adeguatamente tutti gli interessati. Tutti i bilanci devono quindi seguire i principi di veridicità e correttezza, oltre che della prudenza, per risultare validi. Se i principi contabili non vengono rispettati, il bilancio è da considerarsi illecito.

Novità per il bilancio d’esercizio 2018

Chi ha l’obbligo di presentare il bilancio d’esercizio nel 2018, dovrà tenere conto del Decreto legislativo n. 139/2015, chiamato anche Decreto Bilanci che ha recepito le indicazioni contenute nella Direttiva Europea 2013/34/UE. Le principali novità che sono state introdotte nel 2016 e vengono applicate ancora oggi riguardano:

  • l’eliminazione della parte straordinaria del conto economico;
  • l’introduzione del costo ammortizzato;
  • l’eliminazione delle spese di pubblicità e sviluppo tra i costi capitalizzabili;
  • il leasing finanziario;
  • l’introduzione delle microimprese e di un’apposita disciplina per le piccole imprese;
  • l’introduzione del principio di redazione con prevalenza della sostanza economica dell’operazione rispetto alla forma giuridica.

Inoltre è diventato obbligatorio allegare al bilancio anche il rendiconto finanziario, cioè un documento volto a informare sulle fonti e l’utilizzo delle risorse finanziarie, nonché a illustrare le variazioni che si sono verificate nella situazione patrimoniale.

Vi preghiamo di osservare la nota legale relativa a questo articolo.

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