Tutto inizia con la riga dell'oggetto. L'oggetto è il primo, e spesso anche l’unico, elemento che il destinatario del messaggio leggerà. Se già questo non è sufficientemente convincente, con grande probabilità l’e-mail verrà cestinata. Si tratta di riuscire a conquistare l’interesse del destinatario del messaggio. A questo scopo risultano utili ad esempio le domande retoriche. Colpiscono particolarmente bene nel segno però anche righe dell'oggetto che affrontano dei problemi concreti oppure degli obiettivi del destinatario. Già nell'oggetto occorre chiarire che state offrendo una soluzione. In questo l’e-mail post vendita si distingue appena dalla cosiddetta “cold e-mail”, con la quale si prova a istituire un primo contatto.
La formulazione dell'oggetto dipende invece in gran parte dalla fase di contatto in cui vi trovate. Si tratta del primo tentativo oppure avete già inviato senza successo diverse e-mail? Dopo aver inviato alcuni messaggi senza risposta, potrete chiedere abbastanza tranquillamente se potete fare altri tentativi. Troverete alcuni esempi di buone righe di oggetto per le diverse situazioni nei nostri modelli di e-mail post vendita.
Per quanto riguarda il contenuto, valgono le seguenti regole: il più breve possibile, esauriente il giusto. Potete presumere che il contatto vorrà dedicare poco tempo a gestire le e-mail. I messaggi lunghi spaventano. Se invece riuscite ad arrivare al punto con poche frasi, il vostro messaggio si distinguerà dalla massa di e-mail indesiderate.
Delle indicazioni chiare renderanno anche più semplice per il potenziale cliente rispondere al vostro messaggio. Il vostro obiettivo è ricevere una risposta diretta. Se invece la persona deve pensare a lungo come rispondere al meglio, rimanderà la stesura dell’e-mail a un momento successivo, per poi dimenticarsene completamente. Con domande o istruzioni chiare (senza dare ordini) riceverete una risposta rapida.
Oltre al contenuto, anche il momento dell’invio può risultare decisivo per il successo oppure l’insuccesso del vostro messaggio. Se la distanza tra due e-mail è troppo breve, i messaggi possono essere percepiti come fastidiosi; se invece attendete troppo a lungo, è possibile che venga meno l’eventuale interesse. Di solito si consiglia un intervallo di 3-4 giorni tra due e-mail. È possibile anche osservare una distanza via via maggiore nei messaggi successivi. In questo modo si lascia al destinatario sufficiente tempo per scrivere una risposta nel caso in cui desideri farlo. Per quanto riguarda invece l’orario migliore per l’invio, dipende dalle abitudini del destinatario. Su questo punto è possibile dare soltanto indicazioni di massima.