Nel nostro articolo riguardo all’IVA abbiamo già spiegato che quasi nessuno è esente dalla dichiarazione dell’imposta sul valore aggiunto. Difatti anche quando acquistiamo un bene o un servizio, una percentuale che va dal 4 % al22 % del prezzo di vendita netto è destinato all'imposta sul valore aggiunto, a meno che i beni o servizi siano esenti da IVA, come è invece il caso di, fra le altre cose, prestazioni sanitarie, attività educative e culturali ed esercizi di giochi o scommesse.
Gli imprenditori pagano l'IVA anche quando acquistano beni o servizi per la propria azienda (credito d’imposta), tuttavia possono detrarla dall'ufficio delle imposte. Naturalmente, però, la riscuotono anche. Sulla base del credito d'imposta pagato e dell'IVA riscossa, il sistema calcola quale debito d’imposta è dovuto e quale detraibile. L'importo definitivo viene determinato regolarmente nella liquidazione dell’IVA e trasmesso quindi all'ufficio delle imposte. A tal fine esiste un modulo apposito, la comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA, abbreviato in “Lipe”, da compilare ogni trimestre; tale adempimento è obbligatorio ed è entrato in vigore tramite il Decreto Legislativo n. 193 del 22 ottobre 2016 con lo scopo di contrastare l’evasione fiscale.