Come funzionano le tasse nel lavoro autonomo?

Uno dei compiti meno amati nella vita lavorativa dei lavoratori autonomi è la dichiarazione annuale dei redditi.

In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza su cosa sia un “lavoratore autonomo” e su come si debba comportare per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi e il pagamento delle relative tasse.

Cosa contraddistingue un “lavoratore autonomo”?

Per definire al meglio la tipologia del lavoratore autonomo, occorre innanzitutto distinguere tra liberi professionisti e lavoratori autonomi. Anche se le due espressioni sono spesso utilizzate come sinonimi, esiste infatti una differenza concettuale:

  • I liberi professionisti forniscono una prestazione ad alto contenuto intellettuale e sono solitamente iscritti ad un albo o a un ordine. Possiamo pensare a medici, avvocati, psicologi, architetti ecc.
  • I lavoratori autonomi invece indicano quelle categorie di persone che lavorano senza essere subordinati, cioè in modo indipendente, senza essere iscritti ad un albo specifico. Possono rientrare ad esempio in questa categoria parrucchieri, meccanici e via dicendo.

Per “attività di lavoro autonomo” si intende l’esecuzione di un’opera o di un servizio dietro pagamento in modo autonomo (cioè senza vincoli di subordinazione nei confronti del committente). L’esercizio di queste attività deve essere quindi abituale (ovvero svolta con una certa frequenza), anche se non necessariamente esclusivo.

Perché si tratti di lavoro autonomo non è infatti necessario che l’attività in questione sia l’unica, ma potrebbe anche essere soltanto il “secondo lavoro” affiancato ad un lavoro principale o ad altre attività. Tuttavia, essendo i parametri alquanto generici, vi invitiamo sempre ad avvalervi di una consulenza professionale per valutare il vostro caso specifico.

Come effettuare la dichiarazione dei redditi nel lavoro autonomo?

Dopo aver stabilito quali caratteristiche contraddistinguano il lavoratore autonomo, cercheremo di capire come un lavoratore autonomo si debba comportare per adempiere ai propri obblighi fiscali.

Nel 2015, a seguito della riforma fiscale, è stata introdotta la Certificazione Unica, che sostituisce il vecchio modello CUD. È un documento che si applica sia ai redditi di lavoro dipendente e assimilati che ai redditi di lavoro autonomo. Del resto include anche provvigioni, redditi diversi e redditi derivanti da contratti di locazioni brevi, novità introdotta l’anno scorso con la cosiddetta tassa Airbnb.

Questa certificazione comprova la percezione di un reddito da parte del contribuente, dipendente o autonomo, e deve essere compilata dai sostituti d’imposta, ovvero datori di lavoro, enti pensionistici e committenti. In seguito, il modello di certificazione unica 2018 ordinario deve essere trasmesso all’Agenzia delle Entrate, mentre al lavoratore sarà consegnato il modello di certificazione unica 2018 sintetico.

La certificazione unica 2018, oltre ad attestare il pagamento nel 2017 dei redditi, serve anche ai fini della dichiarazione dei redditi 2018.

Dal 2018 è stato introdotto il nuovo Modello Redditi precompilato per professionisti, autonomi, artigiani e commercianti, messo a disposizione sul portale web dell’Agenzia delle Entrate dedicato alla precompilata, dove i lavoratori autonomi possono compilare autonomamente la propria dichiarazione. Si può ovviamente delegare questo compito a terzi, ad un commercialista per esempio, opzione che consigliamo in materie così delicate.

Al link indicato, troverete in basso la sezione “I passi da seguire”, con gli 8 passi sui quali è possibile cliccare. Dopo aver verificato se avete bisogno di abilitarvi (passo 1: “Verifica se hai bisogno di abilitarti”), si può proseguire selezionando “accedi alla tua dichiarazione precompilata”.

Al passo 5 troverete la voce “Scegli il modello”: in questa sezione avrete la possibilità di accedere alla “Scelta guidata del modello”, semplicemente rispondendo “sì” alla domanda “Vuoi essere guidato nella scelta del modello di dichiarazione?”. A questo punto vi saranno poste delle domande e in base alle vostre risposte e alle dichiarazioni presentate negli anni precedenti vi sarà consigliato il modello più idoneo.

Chi percepisce redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita IVA non può utilizzare il modello 730, ma deve presentare il Modello Redditi precompilato 2018, che deve essere inviato in modalità telematica entro il 31 ottobre, o, per chi è autorizzato a presentare il modello Redditi cartaceo, entro il 30 giugno.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate potrete trovare un pratico software di compilazione gratuito per compilare il Modello Redditi, software che genera anche il relativo modulo F24 per il pagamento delle imposte.

Tuttavia, come sempre vi consigliamo di rivolgervi ad un consulente o al vostro commercialista per compilare tali modelli.

Vi preghiamo di osservare la nota legale relativa a questo articolo.

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