Il primo esempio è legato al tragitto casa-lavoro. Ammettiamo che, come da accordo con il datore di lavoro, il lavoratore decida di recarsi presso uno spazio di coworking della sua città. Se il lavoratore dovesse subire un incidente mentre si dirige verso lo spazio di coworking lungo un percorso sensato che porti da casa sua a tale luogo, allora sarebbe tutelato. Ammettiamo ora che il lavoratore decida di fare un percorso molto più lungo o che addirittura si fermi a fare il bagno in un lago nei pressi, questo comportamento sarebbe totalmente voluttuario e causerebbe la perdita della tutela assicurativa.
Un secondo esempio di perdita della copertura assicurativa è invece legato all’inosservanza delle regole scritte nell’accordo obbligatorio per legge tra datore di lavoro e lavoratori. Se in tale accordo alcuni locali sono dichiarati non idonei allo svolgimento dell’attività lavorativa, per esempio in una birreria, e il lavoratore si trovava lì quando è stato vittima di un incidente, allora non godrebbe della copertura assicurativa. Al contrario, se il lavoratore sta svolgendo la propria attività in casa, luogo incluso tra quelli previsti nell’accordo, e, recandosi in cucina inciampa e si infortuna, allora la copertura assicurativa è garantita.
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