La ditta individuale è la forma giuridica più semplice per avviare un’attività ed è adatta quando si intende svolgere un’attività da soli, eventualmente con altri dipendenti o collaboratori.
Pur avendo appunto eventuali dipendenti o collaboratori, nel caso dell’impresa individuale è l’imprenditore l’unico proprietario che prende decisioni e ne risponde in termini di responsabilità. È sempre l’imprenditore a occuparsi delle fonti di finanziamento e delle modalità in cui utilizzare le risorse a disposizione. Il fatto che a lui spettino tutte le decisioni significa però anche che è responsabile, e in modo illimitato, di eventuali debiti a carico della sua impresa. Se decidete di avviare una ditta individuale, dovete assolutamente sapere che, nel caso in cui le cose non vadano bene, ne dovrete rispondere non soltanto con il patrimonio dell’impresa, ma anche con il vostro patrimonio personale.
In generale la ditta individuale dà la massima autonomia sul piano decisionale, ma anche la massima responsabilità, dato che dal punto di vista giuridico il patrimonio dell’impresa non è separato da quello personale dell’imprenditore. Inoltre, se è vero che non si è limitati da scelte e tempistiche altrui, questo comporta anche che non ci sono soci con cui confrontarsi e l’affidabilità creditizia diminuisce.
Di solito a scegliere questa forma giuridica sono principalmente liberi professionisti come consulenti, medici, artigiani, freelance e via dicendo. Tuttavia la ditta individuale può rivelarsi la scelta migliore anche per una startup.
La denominazione di una ditta individuale deve includere il cognome del titolare o le iniziali del suo nome e cognome.