Le giuste tecniche di gestione del tempo consentono di distinguere le incombenze importanti da quelle meno importanti, pianificare meglio le cose da fare, lavorare più efficacemente e ottenere risultati più efficienti.

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Che cos’è il time management?

Il “time management”, in italiano “gestione del tempo”, serve a impiegare il tempo a disposizione nel modo più efficiente possibile per l’esecuzione dei compiti. Soffermandosi sul significato di tale concetto si noterà tuttavia che non affronta veramente il nocciolo della questione: ciò che possiamo gestire, infatti, non è tanto il tempo, quanto il nostro modo di lavorare. Per questo, da qualche anno, quando si affrontano temi relativi all’organizzazione personale e all’utilizzo del tempo disponibile, si utilizza sempre più l’espressione “self management”.

Esistono molti metodi diversi di time management che consentono di stabilire priorità nelle proprie incombenze professionali e private, pianificare ed eseguire tali incombenze e controllare il proprio successo.

N.B.

Non esiste un metodo di gestione del tempo che di per sé sia meglio o peggio degli altri. Il fatto che un determinato metodo funzioni dipende dalla tua personalità, dal tuo stile di lavoro e dalle attività a cui applichi questo metodo. Si tratta quindi di trovare il metodo (o la combinazione di metodi) che risulta più efficace per te.

I vantaggi dei metodi di gestione del tempo

Se desideri migliorare la tua gestione del tempo, ti serve per prima cosa un po’ di pazienza. Infatti, dovrai testare diversi metodi e adottarne uno per qualche settimana. All’inizio alcuni metodi comportano uno sforzo maggiore, ma poi velocizzano enormemente i processi di lavoro. Solo una volta che avrai familiarizzato con un metodo di gestione del tempo potrai davvero valutare se per te funziona. Spesso l’efficacia deriva anche dalla combinazione di più metodi. Fare tentativi può essere impegnativo, ma può ripagare.

Chi è in grado di gestire il proprio tempo, ne trae i seguenti vantaggi:

  • Maggiore produttività
  • Riduzione dello stress
  • Più tempo per sé, la famiglia e gli amici
  • Miglior equilibrio tra lavoro e vita privata

Le migliori tecniche per la gestione del tempo

Di seguito ti presentiamo i metodi più conosciuti e più efficaci per il time management: potrai così mettere a punto la tua combinazione per la gestione del tempo.

Matrice di Eisenhower

Hai difficoltà a dare priorità ai diversi compiti e tendi a investire così tanto tempo a rispondere alle e-mail che le fasi di lavoro di piena concentrazione diventano una rarità? Ti lasci imporre il tuo calendario di appuntamenti e telefonate? Allora dovresti prendere in considerazione la matrice di Eisenhower.

La matrice di Eisenhower ti consente di categorizzare tutte le tue mansioni in uno dei quattro quadranti:

Immagine: Raffigurazione della matrice di Eisenhower
La matrice di Eisenhower distingue le incombenze in base a urgenza e importanza.

I compiti A vanno svolti subito perché altrimenti possono insorgere dei problemi. I compiti B devono essere programmati senza poter essere trascurati (cosa che viene fatta spesso e volentieri). I compiti C sono destinati a essere delegati: qui devi ridurre le tue mansioni. I compiti D, invece, possono essere eliminati o anch’essi delegati, se non vi sono altre soluzioni.

Principio di Pareto

Hai sempre da fare eppure ti accorgi che gli altri ti superano con uno sforzo apparentemente molto inferiore? Allora puoi migliorare la tua gestione del tempo con il principio di Pareto. Il metodo prevede che durante l’orario di lavoro ci si concentri sulle mansioni che più influiscono sul risultato.

Immagine: Rappresentazione del principio di Pareto
Il principio di Pareto è detto anche “regola 80/20”.

Secondo il principio di Pareto, il 20% delle mansioni è responsabile dell’80% del risultato. Si deve quindi filtrare dall’insieme dei propri compiti quel 20% decisivo.

Analisi ABC

L’analisi ABC è un classico strumento di economia aziendale per verificare l’orientamento di base di un’azienda. Questa tecnica di gestione del tempo aiuta a visualizzare i fattori che contribuiscono in modo decisivo al successo dell’azienda.

L’analisi sonda ad esempio i seguenti aspetti:

  • Quali sono i clienti che apportano la maggior parte del fatturato?
  • Quali prodotti o servizi contribuiscono maggiormente al reddito dell’azienda?
  • Quali materie prime comportano i costi più alti di acquisto e stoccaggio?

Rispondendo a queste domande gli elementi analizzati vengono suddivisi nella categoria A (molto importanti), B (di media importanza) e C (poco importanti). È possibile anche la suddivisione in più di tre gruppi: l’importante è che siano definiti in modo chiaro.

Immagine: Grafico dell’analisi ABC: classica suddivisione in gruppi
Nell’analisi ABC ai compiti vengono assegnati dei livelli di priorità.

Si ricava così una norma che indica su cosa deve focalizzarsi la pianificazione aziendale e quali incombenze affrontare prima. L’analisi serve quindi più che altro come preparazione per il time management.

Metodo ALPEN

Il metodo ALPEN non si occupa dei grandi aspetti della pianificazione aziendale, ma della migliore organizzazione delle singole giornate lavorative. Mostra infatti come strutturare la giornata per ottenere la massima efficacia e a tale scopo utilizza cinque fasi che danno il nome al metodo, originariamente in tedesco.

Immagine: Grafico che raffigura le cinque fasi del metodo ALPEN
Il metodo ALPEN consente di strutturare la giornata lavorativa.

Annotare le attività: avere un elenco completo di tutte le cose da fare.

Stimare la durata (Lunghezza): stimare il tempo necessario per lo svolgimento delle singole mansioni. La somma del tempo previsto fa capire se la routine giornaliera pianificata può essere svolta nella pratica.

Programmare tempi di riserva: bisogna pianificare solo il 60% del tempo di lavoro, il restante 40% deve essere riservato a eventi inattesi e attività sociali.

Prendere decisioni senza esitazione: decidere quali compiti svolgere prima e quali rimandare nel corso della giornata. In questa fase sono utili metodi per l’assegnazione delle priorità e della gestione del tempo come la matrice di Eisenhower e l’analisi ABC.

Note di controllo finale: a fine giornata bisogna controllare se la pianificazione ha funzionato bene e se sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati.

Tecnica del pomodoro

Soprattutto chi lavora in ufficio conosce le tentazioni che si nascondono nel computer: social media, e-mail, notizie, ecc. Se hai difficoltà a resistere ai “nemici della produttività” e a concentrarti per un periodo prolungato a un compito, dovresti provare la tecnica del pomodoro.

Piuttosto che impegnarsi, con pura forza di volontà, a svolgere un determinato compito prima di fare qualsiasi altra cosa, la tecnica del pomodoro suddivide le incombenze in piccoli compiti gestibili che vengono sbrigati in intervalli di 25 minuti ciascuno. Dopo ogni unità di 25 minuti (pomodoro), segue una pausa di cinque minuti. Dopo quattro pomodori si effettua una pausa più lunga, di 30 minuti. Così si conclude una sessione pomodoro completa.

Immagine: Grafico che illustra lo svolgimento di una sessione pomodoro
I “pomodori” sono singole fasi di lavoro che insieme formano una sessione.

Il regolare alternarsi di concentrazione e relax mette il cervello in condizione di lavorare anche per tante ore con efficacia e concentrazione.

Metodo SMART

Affinché tu e i tuoi dipendenti possiate svolgere le rispettive mansioni con motivazione ed efficienza, devi per prima cosa stabilire i giusti obiettivi. Chi pretende obiettivi poco concreti e non realistici, senza una scadenza definita, mette a rischio il successo e non ottiene buoni risultati, indipendentemente dai metodi di time management utilizzati per lo svolgimento delle mansioni quotidiane.

Per evitare errori nella formulazione degli obiettivi, si può ricorrere al metodo SMART. Secondo questo modello collaudato, i buoni obiettivi devono soddisfare cinque criteri: devono essere specifici, misurabili, appetibili, realistici e definiti nel tempo.

Immagine: Grafico che spiega l’acronimo SMART
I cinque criteri del metodo SMART ti aiutano a formulare obiettivi chiari.

Getting Things Done (GTD)

Hai molti obblighi professionali e privati e vorresti assicurarti di non perdere nessun appuntamento o di non lasciare inutilizzate finestre temporali impreviste? La tecnica per la gestione del tempo Getting Things Done è un sistema completo con liste e calendario degli appuntamenti per vita privata e professionale.

Definendo per iscritto tutte le incombenze e i progetti, hai meno pensieri e diventa impossibile dimenticare qualcosa. Ogni nuova informazione o mansione può essere affrontata con questo metodo, che prevede cinque fasi: Raccogliere, Esaminare, Organizzare, Verificare, Fare.

L’esame deve essere svolto regolarmente. Per decidere come procedere con un compito, Getting Things Done offre un processo decisionale dettagliato.

Immagine: Raffigurazione del workflow del metodo Getting Things Done
Lo svolgimento del metodo Getting Things Done funziona in base a decisioni chiare e graduali.

Se un compito non può essere svolto entro due minuti, lo si riporta su una lista giusta, ad esempio “Progetti”, “Prossimi passi” o “In attesa”. Gli appuntamenti si inseriscono in un calendario. Almeno una volta al giorno si esaminano le liste e si decide quali sono i prossimi compiti da svolgere.

Timeboxing

Dal project management deriva il metodo della gestione del tempo detto “timeboxing”, che consiste nel definire per ciascun compito blocchi di tempo concreti entro i quali tali compiti devono essere assolutamente conclusi. Dietro vi è il presupposto che le attività spesso richiedono il tempo effettivamente disponibile. Senza scadenze chiare si possono sforare i budget o ritardare inutilmente dei progetti. Il timeboxing impone una necessità di agire produttivamente.

Immagine: Timeboxing: esempio di un programma settimanale con blocchi di tempo
Nel timeboxing le attività vengono suddivise in blocchi di tempo definiti con precisione.

Stabilisci quindi blocchi di tempo in cui tu o il tuo team devono concentrarsi sull’esecuzione di un compito o il raggiungimento di un risultato. I blocchi di tempo possono essere ore, giorni o settimane, a seconda del fatto che si utilizzino metodi di gestione del tempo per singole attività o interi progetti. Per l’efficacia del metodo è fondamentale non scegliere blocchi di tempo troppo lunghi, ma neanche troppo brevi, altrimenti subentra lo stress, che ostacola i buoni risultati.

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