La decisione di Chrome e Mozilla di diffidare i certificati SSL di Symantec è risultata da alcune discrepanze rilevate in alcuni di quelli rilasciati tra il 2015 e oggi. Il punto di maggiore critica riguardava l’abilità di Symantec di assicurare un corretto processo di autenticazione ai certificati SSL. I dibattiti tra Symantec e la community dei browser si sono dilungati per diversi mesi, per poi concludersi in due risoluzioni fissate da Google Chrome e successivamente confermate da Mozilla Firefox:
- Symantec deve collaborare con un’altra Certificate Authority per eseguire l’autenticazione SSL e i processi di rilascio partendo da una nuova infrastruttura.
- Tutti i certificati SSL emessi dalla precedente infrastruttura Symantec saranno diffidati e devono essere sostituiti senza costi aggiuntivi secondo un programma graduale.
Poco dopo questa decisione Symantec ha venduto il suo business di SSL a Digicert e a partire dal 1° dicembre 2017 ha quindi iniziato a rilasciare certificati SSL pienamente conformi dalla nuova infrastruttura CA.
Mentre Chrome e Mozilla potrebbero stare agendo negli interessi della sicurezza dei propri clienti, rimangono ancora diversi browser quali Internet Explorer, Safari e Opera che decidono di non mostrare messaggi di avvertimento agli utenti poiché non credono che la minaccia sia così grave come sostenuto invece da Chrome e Mozilla. Ignari della gravità del rischio alla sicurezza, numerosi gestori di siti web potrebbero essere colpiti dalla campagna di diffida.