Ai nomi di dominio può essere subordinato un ulteriore livello, posizionato ancor prima del dominio di secondo livello, che viene definito come un sottodominio o dominio di terzo livello. La funzione di un dominio di terzo livello è quella di strutturare in modo logico i contenuti di un sito o di un negozio web. Punti tematici di diverso tipo o versioni linguistiche di un progetto possono essere contrassegnate chiaramente nell’indirizzo web, lasciando immutato il nome di dominio.
Nell’esempio www.example.org viene utilizzato il sottodominio che tutti conoscono www. Soprattutto agli inizi di Internet e del World Wide Web servivano a segnalare agli utenti che si trattava di un’applicazione web, ad esempio un sito web con contenuti di carattere informativo. Poiché l’inclusione di un dominio di terzo livello risulta oggi non più obbligatoria per l’accesso a un determinato progetto, capita sempre meno di imbattersi in gestori di siti web che promuovono i propri siti con il dominio di terzo livello www. I sottodomini più popolari al giorno d’oggi sono i seguenti:
- en.example.org
- es.example.org
- it.example.org
- de.example.org
In questo caso si tratta di una classica suddivisione in sottodomini corrispondenti alle varie versioni linguistiche del sito web example. Con il dominio di terzo livello en si contraddistinguono contenuti in lingua inglese, mentre quelli spagnoli, ad esempio, fanno riferimento al sottodominio es. Ancora, la versione tedesca del progetto web è disponibile al sottodominio de e gli utenti italiani trovano i contenuti a loro dedicati visitando il sottodominio it.
Da un punto di vista teorico, tutti i domini contenuti all’interno del dominio di primo livello (TLD) sono dei sottodomini, anche se nella pratica solo raramente vengono definiti come tali. Il nome di dominio (dominio di secondo livello) è un sottodominio del TLD, e il dominio di terzo livello è un sottodominio del secondo livello, e così via. Nel caso di domini di primo livello nazionali, come .co nell’esempio example.co.uk, il nome di dominio (“example”) diventa in realtà un dominio di terzo livello. Un ulteriore sottodominio corrisponderebbe a un dominio di quarto livello. Sempre da un punto di vista teorico, il numero di livelli di dominio è illimitato. Ma per rendere gli indirizzi Internet facili da ricordare, ci si limita solitamente a un massimo di tre livelli.