Anche se a questo effetto non è stato dato un nome fino al 2011, era noto ai venditori già da molti decenni ed è stato usato regolarmente.
Negli anni '50, un produttore statunitense ha introdotto sul mercato i primi preparati da forno. Pur riducendo drasticamente il processo di cottura, i prodotti non furono subito molto popolari. Solo quando l’azienda ha cambiato la ricetta, rendendo necessario aggiungere un uovo, i preparati sono divenuti più popolari. Certamente vari fattori hanno contribuito a questo successo, ma la sensazione di mettere un po’ d’impegno nella propria torta è stata senza dubbio un fattore decisivo.
Nel frattempo, il rapporto tra le aziende e i clienti è cambiato. Invece di essere un consumatore passivo, il cliente è sempre più visto come co-sviluppatore di un prodotto. Le aziende che coinvolgono in modo creativo i loro clienti nella progettazione dei prodotti e sfruttano l’effetto IKEA si possono trovare ovunque, online e offline.
- Scarpe da ginnastica: i clienti possono personalizzare online le loro scarpe.
- Produttori di cioccolato: i clienti possono ordinare le proprie creazioni.
- Orsacchiotti: i bambini possono personalizzare i loro orsetti.
- Vacanza: chi offre vacanze in agriturismo applica prezzi premium agli ospiti che vogliono contribuire al lavoro nelle stalle e nei campi.
Anche se in questi casi non si tratta di realizzare un prodotto secondo le istruzioni, ma soprattutto di personalizzarlo, l’effetto IKEA svolge ugualmente il suo ruolo, rafforzando il rapporto positivo con il prodotto e il marchio.