Le conseguenze più sgradevoli di un furto di identità sono il più delle volte di natura economica. Se i criminali dovessero riuscire ad accedere ad un account di un negozio online, a un conto bancario o a un portale di aste, avrebbero la possibilità di disporre del patrimonio finanziario. Ad esempio, potrebbero farsi spedire della merce a nome di un’altra persona, pagare tramite Paypal i diversi acquisti e, nel peggiore dei casi, ripulire l’intero conto corrente della vittima, utilizzando i dati rubati. Quindi l’hacker che riesce ad avere accesso a tutti i dati rilevanti, è quasi come un ladro che ha rubato un borsellino pieno contenente carta di identità, carta di credito, bancomat etc. Così attrezzato, nulla lo trattiene dal fare dello shopping sfrenato.
Spam a vostro nome
Non tutti i criminali cercano di ottenere le informazioni di pagamento. Spesso gli bastano solo gli accessi agli account e-mail o ad altri canali di comunicazione come Skype o Facebook. Lo scopo è quello di stabilire un botnet, che possa utilizzare milioni di account e-mail rubati. Tramite questi bot viene diffusa una grandissima quantità di spam dall’utente, senza che se ne accorga. Molto spesso l’utente si rende conto troppo tardi che il suo computer o il suo account di posta elettronica sono stati infettati.
Cyberbullismo e danni alla reputazione
Dietro al furto di identità non ci sono sempre dei motivi finanziari. Spesso si usano illecitamente i dati di un'altra persona anche per azioni di cyberbullismo (o bullismo online). Se un truffatore si appropria dell’identità di un altro nei social network, può diffondere delle falsità a suo nome e quindi danneggiare la sua reputazione o quella di altri. Spesso sono scritti a nome delle vittime messaggi errati, rivelate convinzioni politiche discutibili o pubblicate ingiurie. Con la pubblicazione nei social network di post politici, che possono essere perseguiti penalmente, appare perciò agli occhi della giustizia che la vittima sia invece il colpevole. Il danno alla reputazione che ne consegue non ha solo conseguenze private, ma anche lavorative. Riuscire a fare luce su un furto di identità di questo tipo, è spesso un processo lungo e complicato.
Negozi online sotto falso nome
Un’ultima trovata, che ha preoccupato e fatto arrabbiare molti negli ultimi mesi, è la seguente: i criminali aprono dei negozi online e li registrano a nome di un utente, a cui sono riusciti a sottrarre i dati personali precedentemente, e poi vendono, ad esempio, articoli di marca contraffatti su queste piattaforme. Questa forma di furto di identità è senza ritegno perché l’utente all’oscuro di tutto deve poi far fronte a una querela da parte del produttore e si potrebbe arrivare a conseguenze legali serie. Pertanto le vittime dovrebbero fare immediatamente una denuncia e dissociarsi chiaramente, confermando di non avere nulla a che fare con il negozio coinvolto. La percentuale dei casi risolti è molto bassa: i truffatori agiscono per lo più in Cina e sanno coprire bene le loro tracce.