SaltStack è un software multipiattaforma della Apache Software Foundation che non richiede una licenza. Consente di effettuare manutenzioni a distanza, di realizzare condizioni obiettivo predefinite e di avviare delle verifiche, e ciò sia nel proprio centro dati che in un cloud esterno (indipendentemente dal gestore). Il produttore indica come vantaggi principali di SaltStack la facile installazione, la rapida gestione della comunicazione in millisecondi così come la possibilità di poter gestire parallelamente un gran numero di server.
Se confrontato direttamente con sistemi che funzionano in maniera similare come Terraform o Puppet, SaltStack spicca per i molteplici campi applicativi e la rapidità. Il principio però è lo stesso: l’amministratore definisce su un server centrale la configurazione degli altri computer. Il software per la gestione della configurazione li converte in singoli client. Per la comunicazione tra server e client SaltStack utilizza la libreria per scambio di messaggi ZeroMQ. Questa consente di distribuire in modo rapido sia piccole che grandi quantità di dati. La comunicazione viene garantita tramite la cifratura dei dati con il protocollo di crittografia simmetrica AES. Il Feature Reliable Asynchronous Event Transport (RAET), implementato nel 2014, garantisce una sicurezza ulteriore nel passaggio dei dati.
Le configurazioni vere e proprie in SaltStack funzionano tramite dati di testo in formato YAML. Il semplice linguaggio di markup consente la rappresentazione di dati strutturati in una forma rappresentativa sequenziale. Grazie al linguaggio di programmazione Python con SaltStack avete la possibilità di riunire comandi di configurazione di modo che siano pronti all’uso.