Lo scenario iniziale che ha portato allo sviluppo del Raspberry Pi Zero originario è stato soprattutto il desiderio di utilizzare il mini computer per quei progetti in cui risultava necessario sfruttare ogni centimetro quadrato. Per questo motivo la Raspberry Pi Foundation aveva già ampliato la famiglia dei computer single-board a novembre 2015 con il Raspberry Pi Zero, che pesava solo nove grammi.
L’idea del mini computer è stata un grande un successo, tanto che vari successori hanno seguito le orme del Raspberry Pi Zero. L’ultimo membro della famiglia Raspberry Pi Zero è il Raspberry Pi Zero 2 W, che è disponibile da ottobre 2021. È simile ai suoi predecessori in termini di dimensioni: con una larghezza della scheda di soli 30mm, una lunghezza di 65mm e un’altezza di soli 5mm, il mini computer è adatto a tutti i tipi di applicazioni interessanti. Un altro vantaggio: grazie alle dimensioni identiche ai modelli precedenti, si possono ancora utilizzare i case esistenti.
Quindi, anche se nulla è cambiato in termini di dimensioni, i cambiamenti riguardanti le prestazioni non devono essere dimenticati: infatti, il Raspberry Pi Zero 2 W dispone di molta più potenza rispetto al modello del 2015. La precedente CPU single-core è stata sostituita da un processore quad-core molto più potente. Il Wi-Fi e il Bluetooth 4.2 già integrati assicurano che il Raspberry Pi Zero 2 W sia adatto a quasi tutti i progetti, nonostante la mancanza di una connessione Ethernet. I connettori HDMI del Raspberry Pi 4 sono stati sostituiti con un connettore di tipo mini HDMI sul Raspberry Pi Zero 2 W per ragioni di spazio.