Realtà estesa: cos’è la XR?

Un Pokémon che corre per strada davanti a noi sullo schermo? Un’immagine a 360° di un immobile in vendita in un altro stato? Un album da colorare in cui le figure dopo essere state dipinte appaiono in 3D? Questi sono tutti esempi di realtà estesa o XR, abbreviazione di “cross reality”. Questo termine include tutte le tecnologie immersive che ampliano il nostro mondo reale e lo combinano a elementi virtuali. In questo articolo vi spiegheremo cos’è la realtà estesa e in cosa differiscono o si somigliano le tecnologie di realtà aumentata, realtà virtuale e realtà mista.

Cos’è la realtà estesa?

La realtà estesa è un termine che indica tecnologie che creano ambienti o oggetti generati al computer. Questa denominazione include sia le forme di XR già sviluppate che quelle che si affermeranno in futuro. Le varie tecnologie si differenziano e si definiscono principalmente a seconda della relazione tra mondo reale e virtuale. Mentre nella realtà aumentata gli utenti percepiscono gli oggetti virtuali come ampliamento del mondo reale, grazie all’impiego della realtà virtuale gli utenti si immergono in un mondo puramente virtuale. Un’altra importante caratteristica della definizione di realtà estesa è che si tratta di una tecnologia immersiva in tutte le sue forme.

Definizione

Realtà estesa (XR): tramite la tecnologia immersiva gli utenti si ritrovano in un mondo virtuale o interagiscono con un mondo virtualmente aumentato. I contenuti virtuali vengono quindi percepiti come estremamente vicini alla realtà. Il grado di immersione è strettamente collegato alla possibilità di interazione con l’ambiente digitale.

Attualmente ci sono tre forme di realtà estesa. Di seguito vi presentiamo tali tecnologie, evidenziando cosa le differenzia e cosa le accomuna.

Augmented Reality: realtà aumentata

Augmented Reality (in breve AR) significa “realtà aumentata”. Questa tecnologia unisce gli oggetti virtuali e le informazioni nel mondo reale, ampliando così quest’ultimo. Gli elementi virtuali sono ad esempio immagini, testi e animazioni. Nella realtà aumentata l’ambiente reale resta al centro della percezione. Per gli utenti, l’interazione con gli oggetti virtuali è solo limitata o addirittura impossibile.

La realtà aumentata è fino ad oggi la forma più utilizzata di realtà estesa. Un motivo chiave per il successo di questa tecnologia sono i limitati prerequisiti tecnici. La realtà aumentata è fruibile con un semplice smartphone, tablet o PC e quindi facilmente accessibile per l’utente finale. Inoltre sono disponibili anche occhiali AR speciali che proiettano gli oggetti virtuali davanti agli occhi di chi li indossa. Il mondo esterno in questo modo resta visibile.

Un esempio particolarmente conosciuto e di successo di realtà aumentata è il gioco Pokémon Go disponibile come app per iOS e Apple. Si tratta di uno dei giochi di maggior successo per dispositivi mobili e, con un utile di oltre un miliardo di Euro, è il gioco AR che ha avuto più fortuna. In Pokémon Go il dispositivo mobile mostra delle figure digitali (Pokémon) nel mondo reale e in questo modo aumenta la realtà. La realtà aumentata è entrata a far parte del nostro quotidiano anche sui canali dei social media: tramite filtri, ad esempio, gli utenti ampliano le loro foto o video con oggetti virtuali come cappelli, occhiali da sole o make-up.

Consiglio

Nell’articolo “App AR” vi presentiamo le migliori applicazioni di realtà aumentata per iOS e Android, utilizzabili anche senza dispositivi aggiuntivi.

Virtual Reality: realtà virtuale

La virtual reality (in breve VR) realizza un ambiente a 360° completamente generato a computer. Gli utenti si immergono totalmente nel mondo virtuale e interagiscono con quest’ultimo, mentre il mondo reale rimane sospeso.

Diversamente rispetto alla realtà aumentata, per questo tipo di tecnologia sospesa sono necessari speciali dispositivi di output. Con un head-mounted display (letteralmente schermo montato sulla testa), gli utenti percepiscono visivamente il mondo virtuale, invece quello reale rimane completamente escluso e non visibile. Il livello di immersione è particolarmente elevato visto che si tratta di un sistema chiuso che permette all’utente finale un’immersione completa nel mondo virtuale. Solitamente questi dispositivi devono essere collegati a un computer. Il visore VR più conosciuto è OculusRift di Facebook.

Definizione

Head-mounted display: un head-mounted display è un dispositivo di output montato sulla testa. Il display presenta un’immagine su uno schermo o la proietta direttamente sulla retina dell’utente.

Mixed Reality: nuova, complessa realtà

Il principio di funzionamento della mixed reality (in breve MR), ossia realtà mista, è l’unione di elementi di AR e VR. Si tratta della tecnologia immersiva di ultima e più complessa generazione. Questa forma di realtà estesa unisce il nostro mondo reale con l’ambiente virtuale e dando così origine a un nuovo ambiente. L’utente interagisce contemporaneamente con l’ambiente reale e quello virtuale. Gli oggetti fisici del mondo reale influiscono sugli elementi digitali. L’uso di questa tecnologia richiede un visore MR e una determinata potenza del processore.

Un esempio di visore per realtà mista è HoloLens di Microsoft, presentato nel 2015. Attraverso un display trasparente, questi occhiali rappresentano gli oggetti in 3D direttamente nell’ambiente dell’utente. Il visore HMD dispone di sensori integrati, altoparlanti e una propria unità di calcolo. Per l’uso non sono necessari ulteriori dispositivi.

Cosa accomuna e cosa distingue AR, VR e MR

Nella seguente tabella troverete un confronto tra le tre tecnologie di realtà estesa attualmente esistenti:

  Augmented Reality Virtual Reality Mixed Reality
Definizione Oggetti virtuali ampliano l’ambiente reale Creazione di un ambiente virtuale a 360° La combinazione di ambiente reale e virtuale genera una nuova realtà
Rapporto tra mondo reale e virtuale Il mondo reale si trova al centro della percezione Il mondo è esclusivamente virtuale e quello reale viene escluso Gli elementi reali e virtuali sono interconnessi
Interazione dell’utente con il mondo digitale Poco presente se non totalmente assente Interazione esclusivamente con il mondo digitale Pari all’interazione con il mondo reale
Requisiti per l’uso Smartphone, tablet o PC Dispositivo VR specifico Dispositivo MR specifico

In questo video scoprirete di più riguardo alle diverse forme di XR (Augmented Reality e Virtual Reality):

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Le sfide della XR: la realtà estesa (non ancora) parte del nostro quotidiano

Alcune applicazioni di realtà aumentata fanno parte della nostra vita quotidiana, come ad esempio le app che abbiamo citato, Pokémon Go o altri filtri ampiamente usati nei social media. L’impiego della realtà virtuale progredisce soprattutto nel settore dei videogiochi, ma i requisiti tecnici hanno bisogno ancora di uno sviluppo capillare. La realtà mista, invece, si limita soprattutto al contesto aziendale. Per permettere anche a queste ultime forme di realtà estesa di entrare a far parte della nostra vita quotidiana, ci sono ancora alcune sfide da superare. Di seguito vi indichiamo i principali ostacoli.

Costi elevati

Le tecnologie AR come Pokémon Go o i filtri dei social media sono accessibili per qualsiasi utente di smartphone. L’impiego della realtà virtuale e di quella mista, invece, richiedono dei dispositivi più costosi. Queste tecnologie immersive si rivolgono principalmente ad aziende e gruppi specifici di persone come gamer o figure affini ai tecnici.

Protezione dei dati

Quando si usano le tecnologie XR,si raccolgono molti dati specifici anche sensibili, relativi tra l’altro all’ambiente personale dell’utente. Proprio per questo anche l’osservanza di tutte le direttive sulla protezione dei dati rappresenta una sfida per gli sviluppatori con cui confrontarsi per rendere accessibili i loro prodotti di realtà estesa ad un gran numero di utenti.

Sfide tecniche e digitali

In un evento di gaming con oltre 20.000 partecipanti (gioco: Pokémon Go) si sono riscontrati notevoli problemi di rete. Gli organizzatori sono stati costretti a rimborsare tutti i biglietti d’ingresso e a far fronte a perdite milionarie. Questo è solo un esempio che dimostra che per un uso capillare della realtà estesa, è prima di tutto necessario un ampliamento delle infrastrutture IT.

Sviluppo e design dei dispositivi

Anche gli stessi dispositivi tecnici hanno ancora un potenziale di sviluppo: per esempio le HoloLens di Microsoft possono essere controllate tramite gesti e comandi vocali. Ma il riconoscimento gestuale è limitato a due movimenti della mano. Inoltre i visori HMD sono spesso troppo pesanti e poco confortevoli per essere indossati a lungo. Per il cliente finale, poi, anche il design è un fattore importante che incide sull’acquisto, un elemento che i produttori non considerano ancora abbastanza.

La realtà estesa per le aziende

Il mercato della realtà estesa è caratterizzato da una crescita costante. Fino il settore dell’intrattenimento ha svolto un ruolo pionieristico, con investimenti nello sviluppo e nella diffusione di questa tecnologia. Ma la realtà estesa e le sue molteplici possibilità d’impiego stanno guadagnando terreno anche in altri ambiti aziendali, per esempio nel settore medico, militare, nell’industria e nel turismo.

Il settore dell’intrattenimento: dal gaming agli eventi

Per quanto riguarda il settore dell’intrattenimento, quello dei videogiochi utilizza maggiormente la realtà estesa. Ciò è dovuto anche al fatto che la branca del gaming ha scoperto prima di altre le tecnologie collegate alla realtà virtuale, mettendole subito a disposizione dei clienti finali. Ma queste nuove tecnologie offrono molte possibilità anche in occasioni come concerti ed eventi sportivi. Tramite connessione Internet, gli appassionati potrebbero partecipare agli eventi restando a casa e grazie alla realtà estesa e ad un ambiente virtuale, la percezione sarebbe comunque pari a quella vissuta ad un vero concerto o spettacolo teatrale. In questo modo gli organizzatori potrebbero aumentare notevolmente il numero di biglietti.

Marketing: presentazione prodotti e interazione tra clienti

Con la realtà estesa i clienti e le persone interessate possono provare e conoscere i prodotti in un ambiente virtuale. Inoltre questa tecnologia offre alle aziende nuove possibilità per interagire con i clienti anche a distanza.

Immobili: visita e progettazione

In questo settore la realtà estesa offre grandi vantaggi ad aziende e clienti: le persone interessate a un appartamento o a una casa possono visitare l’immobile comodamente da casa. Ciò semplifica il lavoro di agenti immobiliari e proprietari. Quando si progetta un nuovo immobile, la tecnologia immersiva offre ad architetti e designer la possibilità di rendere visibili le loro idee.

Commercio stazionario e e-commerce

Con l’impiego della realtà estesa, le aziende consentono ai potenziali clienti di testare in anticipo i prodotti. Quindi le tecnologie immersive costituiscono un grosso valore aggiunto soprattutto per gli shop online. Effettuando acquisti in rete, i clienti non hanno la possibilità di vedere i prodotti dal vivo o di toccarli prima di concludere l’acquisto. Almeno la prima mancanza, però, può essere superata grazie alla realtà virtuale con dispositivi già esistenti. Trovate maggiori informazioni sull’utilizzo della realtà aumentata nell’e-commerce nell’articolo realtà aumentata nell’e-commerce.

N.B.

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Anche nel commercio stazionario, l’uso della realtà estesa rappresenta un valore aggiunto per i clienti. La catena di negozi d’arredo IKEA utilizza già questa possibilità e punta sulla realtà aumentata. Con un’app apposita i clienti proiettano i mobili tramite smartphone in casa propria. In questo modo è possibile capire come si inserisce il mobile nel proprio appartamento, facilitando la decisione d’acquisto.

Training: simulazione di situazioni pericolose.

Che si tratti di personale del settore militare, medico, aeronautico o aerospaziale, sono molte le categorie professionali in cui è difficile se non impossibile fare delle esercitazioni per situazioni a rischio senza mettere in pericolo le persone. Grazie all’impiego delle tecnologie di realtà estesa, gli apprendisti potrebbero avere la possibilità di testare il proprio comportamento e le procedure da applicare in tali situazioni in un ambiente sicuro per prepararsi a tali evenienze.

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