A questo scopo viene verificata anche la correttezza della sintassi. Se si riceve una risposta positiva, il processo principale avvia nuovi processi di lavoro con le nuove impostazioni e incomincia allo stesso tempo a bloccare quelli vecchi. Se non si riesce a convalidare la sintassi, viene mantenuta la configurazione precedente. Tutti i processi di lavoro attivi vengono terminati, non appena tutte le richieste attive sono state elaborate.
Tra l’altro potete indirizzare i processi NGINX anche in maniera mirata con l’aiuto del comando kill. Avete bisogno solo del rispettivo ID del processo, che trovate nel file nginx.pid all’interno della cartella /usr/local/nginx/logs o in alternativa in quella /var/run. Ad esempio, se il processo principale ha l’ID 1628, può essere terminato con kill e con il segnale quit, come mostrato nella stringa qui sotto: