Strettamente legata al fenomeno del Second Screen, la Social TV rappresenta un connubio moderno tra gli stimoli offerti dalla TV e l’interazione sugli altri social media. Nel concetto di Social TV è implicito che il consumatore guardi un programma e poi lo commenti in diretta (ma non per forza) insieme ad altri. Non è insolito che sia il presentatore a lanciare sondaggi o a risvegliare l’attenzione dello spettatore, invogliandolo a dire la sua su un tema specifico. Mentre prima era in voga la telefonata, oggi la comunicazione con l’emittente avviene più velocemente sui social network. Per regolare al meglio questo scambio, i principali canali televisivi hanno messo a disposizione degli utenti una piattaforma specifica, su cui sono presenti anche dei contenuti aggiuntivi fruibili previa registrazione. È il caso della Rai che permette tramite l’app Rai.tv di vedere in diretta 14 canali della sua emittente, rivedere per 7 giorni i programmi persi, accedere ai video on demand del giorno e alle video notizie, dove sono raccolte le notizie trasmesse dalla RAI in giornata. Il servizio è completamente gratuito e basta avere un profilo Facebook o Twitter per poter visualizzare la loro offerta, dopo essersi registrati su myRai.tv.
Per rimanere sempre al passo con i tempi, vengono create delle app apposite per un determinato programma, come è accaduto con gli europei di calcio del 2016, quando la RAI ha prontamente rilasciato l’app Rai Euro2016 per i sistemi operativi Android e iOS, consentendo così la visione in streaming delle partite, ma anche l’accesso a contenuti esclusivi come interviste, statistiche e molto altro.
Se si è alla ricerca di maggiori possibilità di approfondimento, vi sono altre app che consentono un’esperienza multimediale più ricca e si basano non solo su contenuti offerti da un’emittente, ma anche da quelli generati dagli utenti, come si verifica utilizzando Shazam. Grazie a questa app è possibile riconoscere tracce audio dalla radio, dalla TV, da spot pubblicitari e simili, impegnando così lo spettatore in un’altra attività su un secondo schermo.