Tramite lo shoulder surfing i ladri rubano i dati personali, osservando le loro vittime durante l’utilizzo quotidiano di dispositivi elettronici come ad esempio bancomat, terminali di pagamento alle casse o anche computer portatili o smartphone. Durante queste attività vi osservano letteralmente “da dietro le spalle”.
Quanto sia facile il furto di dati in pubblico diventa evidente osservando più da vicino il nostro comportamento: usiamo regolarmente smartphone, tablet o computer portatili in pubblico. Infatti, solitamente, digitiamo password, PIN, nomi utente e altri dati personali nei nostri dispositivi senza prestare particolare attenzione all’azione compiuta. In spazi pubblici affollati, tuttavia, è sempre possibile essere inconsapevolmente osservati. Ad esempio, mentre state lavorando pensierosi sul vostro portatile in un bar affollato, all’ora di pranzo, potreste non notare che la persona al tavolo dietro di voi non solo vede chiaramente il vostro schermo ma osserva anche da vicino quando inserite le password per i vostri account online.
In molte situazioni gli shoulder surfer, come vengono chiamati, possono intercettare i dati indisturbati, rimanendo protetti dall’anonimato pubblico. Ad esempio, se inserite i dati della vostra carta di credito in un negozio online, un hacker può vedere le cifre direttamente sullo schermo o persino dedurle dal movimento delle vostre dita. Appare chiaro come tecniche di questo tipo vadano quindi prese in considerazione, quando si parla di sicurezza dei dati.