La nuova normativa del 2019 per gli imballaggi in Germania
Nell’ambito dei provvedimenti a tutela dell’ambiente, in Germania si è deciso che le aziende dal primo gennaio 2019 debbano seguire una nuova legge. Questo vale naturalmente anche per tutte le aziende italiane che hanno negozi in Germania. Vediamo cosa cambia.
A cosa serve la nuova normativa sugli imballaggi?
Fino al 31 dicembre 2018 i rivenditori si orientavano a una legge sugli imballaggi valida dal 1991 che trasferiva le responsabilità per lo smaltimento di determinati materiali dall’amministrazione comunale all’economia. Lo scopo era quello di coinvolgere i produttori e i distributori di materiali di imballaggio nei costi di smaltimento. Per farlo è stato creato il cosiddetto “Duales System”, conosciuto soprattutto per il “Grünen Punkt” (traducibile in italiano come “Punto Verde”).
A partire dal primo gennaio 2019, la legge sugli imballaggi sostituisce questa ordinanza con l’obiettivo non soltanto di coinvolgere maggiormente le aziende nei costi ambientali, ma soprattutto di ridurre il più possibile gli scarti dovuti all’imballaggio. Si vuole anche ulteriormente promuovere il riciclo: in particolare la nuova legge dovrebbe avere l’effetto di diminuire significativamente l’uso di imballaggi per bevande usa e getta.
In passato i rivenditori hanno ripetutamente omesso di adempiere alle proprie responsabilità e non hanno partecipato ai costi di smaltimento, lacuna a cui la nuova legge dovrebbe porre rimedio. Poiché finora le imprese che si comportavano in maniera responsabile rappresentavano le “pecore nere”, con conseguenze sui costi, con la nuova legge si dovrebbe facilitare una concorrenza più equa, dato che ora tutte le aziende devono attenersi a questi standard.
A partire dal primo gennaio 2019, la legge sugli imballaggi sostituisce questa ordinanza con l’obiettivo non soltanto di coinvolgere maggiormente le aziende nei costi ambientali, ma soprattutto di ridurre il più possibile gli scarti dovuti all’imballaggio. Si vuole anche ulteriormente promuovere il riciclo: in particolare la nuova legge dovrebbe avere l’effetto di diminuire significativamente l’uso di imballaggi per bevande usa e getta.
In passato i rivenditori hanno ripetutamente omesso di adempiere alle proprie responsabilità e non hanno partecipato ai costi di smaltimento, lacuna a cui la nuova legge dovrebbe porre rimedio. Poiché finora le imprese che si comportavano in maniera responsabile rappresentavano le “pecore nere”, con conseguenze sui costi, con la nuova legge si dovrebbe facilitare una concorrenza più equa, dato che ora tutte le aziende devono attenersi a questi standard.
Con la legge sugli imballaggi, il governo tedesco si sta conformando alle direttive UE.
Cosa cambia a livello pratico?
La legge sugli imballaggi si applica anche a tutti gli imballaggi che diventano materiali da smaltire per il cliente tramite la raccolta differenziata. Già con il vecchio regolamento i produttori di tali imballaggi e i cosiddetti primi distributori hanno dovuto partecipare finanziariamente allo smaltimento di questi materiali. Tuttavia, non tutti si sono attenuti alla normativa. Perciò per rendere più facile la vita a chi lo rispettava, con la nuova legge è stata inserita la necessità di registrarsi come rivenditore prima di poter immettere i materiali di imballaggio sul mercato.
Ogni azienda si può registrare presso LUCID attraverso il sito dello ZSVR (Stiftung Zentrale Stelle Verpackungsregister, che in italiano significa sede centrale del registro degli imballaggi).
In LUCID i commercianti e i produttori forniscono il numero di registrazione della società nonché il codice fiscale, oltre ai nomi dei marchi dei prodotti che vendono. Il registro è pubblico: anche i clienti possono dare un’occhiata. Pertanto la legge sugli imballaggi garantisce una maggiore trasparenza.
Anche con il vecchio regolamento i produttori e i rivenditori dovevano dichiarare quanti e quali imballaggi avevano immesso sul mercato in modo tale da poter fissare l’ammontare dei costi. La novità con la nuova legge è che questi dettagli non devono più essere resi disponibili soltanto al sistema di smaltimento, come in precedenza, ma devono essere inoltrati anche all’ufficio centrale dei registri di imballaggio (ZSVR).
Tale ufficio centrale è inoltre responsabile per l’emissione di informazioni sui materiali soggetti a costi obbligatori, attraverso un catalogo dove le aziende trovano informazioni su numerosi materiali di generale utilizzo. Se non siete sicuri, potete contattare direttamente lo ZSVR e far controllare la confezione.
Anche con il vecchio regolamento i produttori e i rivenditori dovevano dichiarare quanti e quali imballaggi avevano immesso sul mercato in modo tale da poter fissare l’ammontare dei costi. La novità con la nuova legge è che questi dettagli non devono più essere resi disponibili soltanto al sistema di smaltimento, come in precedenza, ma devono essere inoltrati anche all’ufficio centrale dei registri di imballaggio (ZSVR).
Tale ufficio centrale è inoltre responsabile per l’emissione di informazioni sui materiali soggetti a costi obbligatori, attraverso un catalogo dove le aziende trovano informazioni su numerosi materiali di generale utilizzo. Se non siete sicuri, potete contattare direttamente lo ZSVR e far controllare la confezione.
Cosa significa ciò per le aziende italiane che hanno filiali in Germania?
La nuova legge sugli imballaggi riguarda tutti coloro che erano già coinvolti nel precedente regolamento sugli imballaggi, ovvero tutti coloro che sono considerati come primi venditori. Qualsiasi produttore o dettagliante che per la prima volta emette un imballaggio pieno (ciò esclude i produttori della confezione stessa) per un cliente (B2C) deve partecipare allo smaltimento. Se il produttore non si trova in Germania e il prodotto è immesso sul mercato tedesco da un importatore, questo importatore è considerato il primo venditore.
I rifiuti di imballaggio includono anche sovraimballaggi e imballaggi di spedizione. Un rivenditore online che spedisce un prodotto già confezionato in un cartone di spedizione deve anche pagare per il cartone, nonché per il materiale riempitivo e il nastro. Riguardo a questo, non è cambiato nulla. Gli imballaggi riciclabili continuano a essere esonerati dalla partecipazione al sistema.
Ciò che è cambiato in pratica riguarda la registrazione: chiunque a partire dal primo gennaio 2019 non sia registrato nel LUCID non potrà concludere un contratto valido con il “Duales System” e pertanto non potrà vendere beni confezionati in Germania (divieto di vendita). Coloro che ignorano la legge incorrono in pene severe. Se non siete registrati correttamente e offrite dei beni (non è necessaria una vendita effettiva) potete incorrere in una multa fino a 100.000 euro per caso. Se ignorate completamente la legge sullo smaltimento, non partecipando ai costi dello smaltimento stesso, la penalità raddoppia.
I rifiuti di imballaggio includono anche sovraimballaggi e imballaggi di spedizione. Un rivenditore online che spedisce un prodotto già confezionato in un cartone di spedizione deve anche pagare per il cartone, nonché per il materiale riempitivo e il nastro. Riguardo a questo, non è cambiato nulla. Gli imballaggi riciclabili continuano a essere esonerati dalla partecipazione al sistema.
Ciò che è cambiato in pratica riguarda la registrazione: chiunque a partire dal primo gennaio 2019 non sia registrato nel LUCID non potrà concludere un contratto valido con il “Duales System” e pertanto non potrà vendere beni confezionati in Germania (divieto di vendita). Coloro che ignorano la legge incorrono in pene severe. Se non siete registrati correttamente e offrite dei beni (non è necessaria una vendita effettiva) potete incorrere in una multa fino a 100.000 euro per caso. Se ignorate completamente la legge sullo smaltimento, non partecipando ai costi dello smaltimento stesso, la penalità raddoppia.
La registrazione deve essere effettuata direttamente da ciascun imprenditore: non è consentito affidare l’incarico a qualcun altro, ad esempio a un intermediario.
Già in passato gli imprenditori sono stati obbligati a dichiarare ogni anno al sistema di smaltimento le quantità e i tipi di imballaggio che hanno distribuito, e precisamente due volte: all’inizio dell’anno occorre una stima fatta sulla base del contratto concluso. Alla fine dell’anno solare, la società informa sull’importo effettivo. Ciò vale ancora, la novità è che entrambe le dichiarazioni devono essere inviate allo ZSVR a partire dal 2019. Ogni messaggio al sistema (anche se le aziende segnalano le scorte effettive più volte all’anno) deve essere quindi duplicato a partire dal primo gennaio 2019. Se non ci si attiene a questa procedura, sono previste multe fino a 10.000 euro.
Per le grandi aziende, l’obbligo di compilare la dichiarazione è tuttora valido: chiunque immetta sul mercato più di 80.000 kg di vetro, 50.000 kg di carta o cartone o 30.000 kg di metalli o plastica deve certificare la quantità effettiva di imballaggio tramite un esaminatore registrato. Tale dichiarazione deve essere anche depositata nel registro LUCID. Se non rispettate questo obbligo, le sanzioni possono ammontare fino a 100.000 euro.
Per le grandi aziende, l’obbligo di compilare la dichiarazione è tuttora valido: chiunque immetta sul mercato più di 80.000 kg di vetro, 50.000 kg di carta o cartone o 30.000 kg di metalli o plastica deve certificare la quantità effettiva di imballaggio tramite un esaminatore registrato. Tale dichiarazione deve essere anche depositata nel registro LUCID. Se non rispettate questo obbligo, le sanzioni possono ammontare fino a 100.000 euro.
Le aziende che collocano merci sul mercato tedesco e non aderiscono alla nuova legge sugli imballaggi devono aspettarsi multe pesanti.
Cosa devono quindi fare i rivenditori e i produttori?
- Registrare i registri di imballaggio presso l’ufficio centrale.
- Inserire il numero di registrazione nel “Duales System”.
- Inviare messaggi sui quantitativi degli imballaggi sia al “Duales System” che allo ZSVR.
Vi preghiamo di osservare la nota legale relativa a questo articolo.