In sostanza per un contratto di acquisto su Internet valgono le stesse regole che vi sono offline, ma già nell’offerta in sé ci sono delle particolarità. Gli e-commerce presentano il loro assortimento di prodotti in negozio, così come fanno i rivenditori reali, ma i clienti, invece di passeggiare nel negozio, possono cliccare sulle pagine dei prodotti online e scegliere quelli che desiderano.
Il problema è che il cliente potrebbe interpretare la semplice presentazione della merce già come un offerta vincolante per stipulare il contratto e quindi teoricamente potrebbe accettare l’offerta con un solo clic, concludendo così il contratto. Ma cosa succede quando il commerciante riesce a consegnare la merce perché, ad esempio, il prodotto scelto è esaurito? In queste circostanze si tratterebbe di una violazione del contratto e il cliente avrebbe diritto al risarcimento danni.
La soluzione è che la sola offerta di servizi o prodotti non è ancora, nella maggior parte dei casi, un’offerta concreta di acquisto. Il negozio online presenta la merce senza impegno, similmente a quella di una vetrina o di un opuscolo pubblicitario in un negozio fisico. Il rivenditore non propone alcuna offerta vincolante al cliente.
Il gestore di un negozio presenta al cliente solo un invito a proporre un’offerta (invitatio ad offerendum). Il cliente stesso fa l’offerta cliccando sul pulsante per fare l’ordine. Il rivenditore accetta o rifiuta l’offerta, ad esempio quando la merce non è più disponibile. Questo è regolato in Italia dal Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005), in particolare dalle norme che trattano la vendita a distanza. Non si deve necessariamente accettare un’offerta, ognuno è libero di scegliere liberamente i suoi partner commerciali.
Se un’offerta sia vincolante o meno, dipende da alcune circostanze concrete del singolo caso. Si tiene conto tra l’altro del contenuto della pagina dell’offerta, delle dichiarazioni e delle ammonizioni nelle condizioni generali di contratto. Nel caso specifico, quando il commerciante dichiara insieme all’offerta un’applicazione incondizionata o una volontà di vincolarsi giuridicamente, si tratta di un’offerta vincolante. Ma nella maggior parte dei casi non riguarda i negozi online. Chi vuole andare sul sicuro, dovrebbe mettere in evidenza la mancanza di volontà di vincolarsi giuridicamente attraverso un chiaro avviso come “fino ad esaurimento scorte”.