Ottimizzazione SEO dalla A alla Z

L’ottimizzazione per i motori di ricerca è un tema complesso, infatti la lista delle singole discipline e delle misure da attuare è lunga quanto quella dei molti concetti tecnici in cui ci si imbatte in ambito SEO. I principianti del settore spesso non sanno cosa si intenda con termini quali link power, SERP e backlink. Nel nostro articolo trovate spiegazioni esaustive sui concetti più importanti del SEO.

Anchor text

L’anchor text (anche chiamato testo per il link) è il testo cliccabile di un link ipertestuale integrato nel sito. Se si clicca su un anchor text di un link, si viene reindirizzati ad una URL di destinazione. Spesso l’anchor è evidenziato in modo ottico: l’anchor text e l’URL di destinazione vengono inseriti separatamente e in seguito il lettore vedrà sul sito solo il testo scelto per il link e non l’URL.

Nel codice sorgente, URL e anchor text vengono integrati così:

<a href="https://www.ionos.it/digitalguide/www.paginadiesempio.it">Anchor text</a>

In questo caso, il visitatore vedrebbe solo il termine “Anchor text”.

In ambito SEO si distingue tra:

  • Brand anchor text: il nome contiene il marchio o il dominio di destinazione
  • Money anchor text: contiene una money keyword
  • Compound anchor text: combinazione di una money keyword e di un brand
  • Non-money non-brand anchor text: non contengono né il marchio o il nome dell’azienda né money keyword. Molte di queste combinazioni hanno un effetto più naturale dei money anchor text o compound anchor text, in cui spesso è distinguibile l’intenzione pubblicitaria del gestore del sito. Esempi: “continuate a leggere qui” o “cliccate qui”.

Backlink

Con backlink si indicano i link in entrata che portano da un sito ad un altro. Questi link in entrata sono importanti per il proprio sito poiché influenzano positivamente il posizionamento sui motori di ricerca. Un backlink da una pagina affidabile e con temi rilevanti (Google assegna un punteggio di qualità) viene considerata dai motori di ricerca come raccomandazione e aumenta la fiducia verso una pagina. Più alto è il valore di affidabilità (chiamato anche Trust Rank), più Google classifica come attendibili i link inseriti da questa pagina. Il cosiddetto profilo di backlink di una pagina (numero e qualità dei link) appartiene ai fattori di ranking più importanti per Google e per gli altri motori di ricerca ed è un punto centrale dell’ottimizzazione SEO.

Black hat SEO

Il cosiddetto black hat SEO descrive una strategia malvista dell‘ottimizzazione per i motori di ricerca. Il nome deriva dai film western, dove il cattivo portava sempre un cappello nero, al contrario dell’eroe che indossava un cappello bianco (v. white hat SEO). Si parla anche di “unethical SEO”, quindi di un’ottimizzazione per i motori di ricerca poco etica, in cui le linee guida dei motori di ricerca come Google o Bing vengono volontariamente ignorate. Per generare dei link vengono applicate delle pratiche spam e i cosiddetti link russi, cioè backlink comprati e che rimandano da pagine straniere alle homepage italiane. Se metodi simili vengono individuati, le pagine vengono escluse dall’indice del motore di ricerca.  

Crawler

Un web crawler (chiamato anche searchbot o spider) scansiona automaticamente i siti nel World Wide Web per analizzarli secondo criteri precisi. Il crawler agisce in modo autonomo e ripete automaticamente i compiti assegnati. I motori di ricerca come Google utilizzano i searchbot per gestire il proprio indice. Così vengono classificate nuove pagine, quelle non più esistenti vengono eliminate e quelle ancora disponibili vengono aggiornate nell’indice.

Duplicate Content

Con il termine duplicate content, in italiano contenuto duplicato, vengono indicati quei contenuti che sono molto simili o identici a quelli di altri siti. I contenuti duplicati hanno un’influenza negativa per il posizionamento sui motori di ricerca e per questo dovrebbero essere evitati. Google preferisce dei contenuti di alta qualità e soprattutto unici (“unique”). Se il crawler trova dei contenuti identici su diverse pagine, la pagina su cui è stato caricato per ultimo il duplicate content otterrà una posizione più bassa. Nell’ambito delle misure SEO, questi contenuti vengono appositamente ricercati e sostituiti.

Keyword

Una keyword è una parola chiave o una combinazione di parole chiave. Nel contesto dell’ottimizzazione per i motori di ricerca si parla di keyword, intendendo parole chiave tipiche che gli utenti inseriscono nei motori di ricerca per trovare informazioni su un tema specifico. I siti web devono essere ottimizzati su parole chiave precise per essere classificati come rilevanti dal motore di ricerca nella ricerca corrispondente e comparire il più in alto possibile tra i risultati.

Landing page

Una landing page è una pagina web creata solo per scopi pubblicitari e di marketing. Attraverso l’ottimizzazione SEO si adatta una landing page per comparire tra i risultati di ricerca per le keyword rilevanti. Una landing page può essere vista come un prospetto pubblicitario digitale attraverso cui viene venduto un prodotto specifico o una prestazione. Qui contenuti essenziali, informazioni e inviti diretti a compiere specifiche azioni (“call to action”) devono essere presentati brevemente e in modo chiaro.

Link building

La link building descrive una creazione mirata di un profilo di backlink, con il quale si aumenta la quantità e la qualità dei link in entrata. Dato che i backlink sono in pratica dei link esterni, l’ottimizzazione non avviene sulla propria pagina, ma tramite il contatto con altre pagine. Uno dei compiti più importanti dell’ottimizzazione off-page è di collezionare raccomandazioni per la propria pagina. Dato che Google e gli altri motori di ricerca valutano i backlink come raccomandazioni, questi rientrano tra i fattori di ranking più importanti.

Link interno

Un link interno rimanda ad una sottopagina del proprio sito web. Il collegamento interno fa parte degli strumenti più importanti dell’ottimizzazione per i motori di ricerca. Prima di tutto, rimandi interni ben posizionati forniscono un valore aggiunto al lettore, che trova più velocemente informazioni utili collegate. Inoltre, attraverso link interni ad hoc, viene ottimizzata la struttura del sito. Infine è un criterio di qualità rilevante per Google nella valutazione di una pagina. Il Google bot scansiona la struttura dei link interni di una pagina e li valuta per il posizionamento. Dato che il cosiddetto link power si conferisce anche attraverso link interni, grazie a loro viene migliorato il posizionamento delle sottopagine e delle categorie.

Link juice

Il link power o link juice viene determinato dalla distribuzione dei backlink su un sito. Qui sia la quantità che la qualità (la reputazione e la forza) ricoprono un ruolo importante. Il link juice può essere portato da un sito A ad uno B: più Google valuta positivamente la fonte di un backlink, maggiore sarà il link juice trasmesso alla pagina con questo link in entrata.

Meta description

La meta description è un breve testo (idealmente di una lunghezza non superiore a circa 156 caratteri) che descrive il contenuto di un documento HTML. In massimo due frasi deve riuscire a dare all’utente un’idea sul contenuto. La meta description compare tra i risultati di ricerca (nella SERP) come parte di uno snippet, sotto il titolo. Se il webmaster non inserisce una propria descrizione, allora Google genera automaticamente un testo dalle prime righe della pagina o estratti di frasi che contengono le parole chiave. Nell’ambito dell’ottimizzazione SEO, vengono inseriti nell’header di un documento HTML i meta tag (composti da meta description, title tag e meta keywords), in modo che siano user-friendly e contengano le keyword con un alto volume di ricerca.  

Money keyword

Con money keyword si indicano parole chiave con un alto volume di ricerca e con un’alta concorrenza come ad esempio “comprare scarpe” o “smartphone economici”. Ovviamente la maggior parte dei negozi online vogliono posizionarsi con queste keyword: se si compare nelle ricerche corrispondenti tra i primi risultati di ricerca, si verrà trovati più facilmente dai potenziali clienti. Nella maggior parte dei casi queste parole chiave sono anche espressione di un desiderio d’acquisto da parte dell’utente perché se qualcuno inserisce il concetto “comprare scarpe” su un motore di ricerca, spesso dietro a questa ricerca si nasconde un’intenzione mirata a concludere una transazione. L’utente vorrebbe quindi comprare delle scarpe, ma non sa ancora dove. Nell’ambito della Search Engine Advertising (SEA), le money keyword raggiungono spesso un alto CPC (cost per click). Nell’ottimizzazione per i motori di ricerca si richiede di fare attenzione all’uso di money keyword perché, se utilizzate troppo spesso, si rischiano sanzioni da parte di Google.

"nofollow"

Con l’aiuto dell’attributo nofollow si possono marcare i link che non devono essere considerati da Google per l’indicizzazione. Nel codice HTML viene inserito con il link l’attributo rel=”nofollow”. Così si comunica al bot di Google che il link non deve essere seguito. Quando Google ha introdotto l’attributo nel 2005, si è richiesto ai webmaster di contrassegnare tutti i link di natura non redazionale con “nofollow”. Così si dovrebbe escludere una manipolazione del profilo di backlink (ad es. attraverso le voci del guestbook) e arginare lo spam via link diffuso in precedenza. I link nofollow appartengono oggi di regola ad un profilo di link naturali e sono perciò considerati nell’analisi SEO di un sito web.

New call-to-action

Panda Update

L’aggiornamento Panda di Google è stato fatto nel 2011 ed ha costituito una modifica permanente all’algoritmo del ranking di Google, modificando dalle fondamenta il lavoro dell’ottimizzazione per i motori di ricerca. Per via dell’update le pagine qualitativamente povere hanno dovuto fare i conti con consistenti declassamenti nel posizionamento. Da qui in poi, non solo fattori come il profilo di backlink, la frequenza di rimbalzo e il tempo di permanenza su una pagina sono rilevanti, ma anche la valutazione della qualità dei contenuti ricopre un ruolo importante. Mentre contenuti unici (“unique”) e di alta qualità con un valore aggiunto per il lettore vengono valutati positivamente, il duplicate content e un’elevata ed innaturale frequenza delle parole chiave portano a delle penalizzazioni. Sin dall’aggiornamento Panda il motto “Content is king” (“il contenuto è re”) ha acquistato sempre più importanza, dato che ora la qualità dei contenuti Influisce fortemente sui risultati di ricerca.

Penguin Update

Con questo aggiornamento si indicano in senso stretto tutta una serie di update degli algoritmi di Google, che sono stati effettuati da aprile 2012 ad ottobre 2014 e hanno avuto, come l’aggiornamento Panda, un forte impatto sull’analisi SEO. L’obiettivo del motore di ricerca era quello di arginare lo spam tramite link e di evitare la manipolazione volontaria dei risultati. Per questo è stato sviluppato un algoritmo che scopra le ottimizzazioni innaturali delle pagine (ad es. un insolito e veloce aumento di link, keyword stuffing, link irrilevanti e distanti dal proprio settore). Le linee guida di Google Webmaster vietano queste tecniche spam; chi non si attiene a queste regole, deve fare i conti con le penalizzazioni (sanzioni di Google).

Penalizzazioni

Con penalizzazioni di Google si indicano le sanzioni imposte da Google ad un sito web. Qui ci sono sia penalizzazioni manuali che algoritmiche. Generalmente una contravvenzione alle linee guide di Google Webmaster comporta queste sanzioni, che portano ad un crollo dell’indice di visibilità e a posizionamenti notevolmente peggiori nella SERP.

SEO on-page

Il SEO on-page (anche chiamato ottimizzazione on-page) indica tutte le misure SEO che si trovano in diretta correlazione con il proprio sito o che si attuano sulla propria pagina. L’ottimizzazione è a cura del webmaster ed è indipendente da terzi. Particolare attenzione viene rivolta alla scelta dei temi da trattare (ricerca delle keyword) e all’ottimizzazione dei contenuti, senza tuttavia sottovalutare aspetti tecnici e strutturali del sito web.

SEO off-page

Il SEO off-page (anche chiamato ottimizzazione off-page) si occupa di tutte le misure SEO attuate al di fuori del proprio sito web. Ciò riguarda tutti gli elementi esterni (soprattutto i backlink) che influenzano il posizionamento della propria pagina. Dato che il profilo di backlink è un fattore di ranking molto importante, il focus principale degli sforzi off-page risiede nella link building, nell’ambito della quale si possono applicare diverse strategie.

Leggete di più sul tema SEO on-page e off-page nel nostro articolo.

SERP

SERP è l’acronimo del termine inglese “Search Engine Result Page“ (letteralmente pagina dei risultati del motore di ricerca). Sulle SERP vengono elencati come snippet (titolo, link e meta description) i risultati derivati dalla ricerca di un utente. La classificazione avviene in base alla rilevanza, determinata dal motore di ricerca secondo diversi fattori di ranking come ad es. le valutazioni degli utenti, i backlink e il tempo di permanenza dei visitatori su una pagina. L’obiettivo di tutte le misure SEO è di far comparire il proprio sito al primo posto dei risultati di ricerca.

Tag Title

L’elemento title definisce il titolo di un sito e viene visualizzato sul browser così come tra i risultati di ricerca su Google. Attraverso il titolo l’utente arriva direttamente alla pagina. Per raggiungere una buona percentuale di click è perciò molto importante usare un’espressione breve, precisa e rilevante. Il tag title appartiene ai fattori di ranking di Google e viene per questo anche considerato nell’ottimizzazione on-page per i motori di ricerca. Per ogni singola URL dovrebbe essere trovato un titolo originale, che nel migliore dei casi contiene la keyword più importante all’inizio del titolo.

White hat SEO

White hat SEO è, come già rivela il nome, l’opposto di black hat SEO. Al contrario dell’approccio adottato nel black hat, ci si attiene in questo caso rigorosamente alle linee guida del motore di ricerca. Nel white hat SEO ci si distanzia chiaramente da tutte le tecniche spam. Tra le due si trova il cosiddetto grey hat SEO, che rappresenta la prassi più seguita nell’ambito dell’ottimizzazione per i motori di ricerca. Qui i webmaster seguono essenzialmente le linee guida dei motori di ricerca, talvolta interpretandole in modo libero o ricorrendo sporadicamente a questo o a quell’altro trucco.

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