L’emotional branding presenta molti vantaggi per il vostro marchio. Potrete attirare l'attenzione e invogliare all'acquisto. I vostri clienti svilupperanno un legame emotivo con il marchio, costruendo fiducia e restando fedeli. Il vostro marchio aumenterà di portata prendendo posto nella vita dei clienti.
Se inserito correttamente, un marchio può seguire le orme di Apple e diventare più importante del prodotto in sé. La digitalizzazione in aumento, i dispositivi indossabili, il 5G e l’influenza dei Big Data sul mercato offrono tante altre nuove possibilità all’emotional branding. Naomi Klein, autrice e oppositrice del branding, nel suo bestseller “No logo” mette in guardia sull’onnipresenza e sul monopolio dei marchi come McDonald’s, Coca-Cola, Apple e Microsoft. Già nel 2009 aveva anticipato un mondo influenzato e plasmato dai marchi, proprio come quello in cui viviamo oggi.
In questi anni i marchi si sono evoluti diventando delle vere forze politiche influenzando in modo notevole l’immagine dell’uomo e la vita sociale. Lo sviluppo di Amazon rappresenta un esempio perfetto a riguardo: alle origini non era niente di più di un supermercato e libreria digitale e si è trasformato diventando non solo un’azienda, ma anche marchio di produzione cinematografica, editore di self-publishing (Amazon Publishing) e agenzia di voli nello spazio Blue Origin che pianifica viaggi sulla luna.
Un percorso simile è quello della Tesla e della SpaceX di Elon Musk. Musk non solo diventerà probabilmente la prima agenzia spaziale privata ad affrontare l'atterraggio su Marte, ma invierà astronauti sul pianeta rosso con veicoli di Tesla. Più emotional branding con visione ed emozione di così forse non si può.
Marchi come Facebook e Google, invece, sono sempre più criticati per le preoccupazioni in merito alla protezione dei dati e alle influenze politiche del neuromarketing e della vendita dei dati.
Perciò, in previsione di un potenziale potere di un marchio, è ancora più importante non far perdere di vista ai clienti l’idea di essere protagonisti del proprio marchio attraverso un emotional branding guidato da emozioni e valori. Perché un marchio non deve essere così grande da essere presente in ogni città. Deve essere solo abbastanza seducente e simpatico da conquistare un posto nel cuore dei propri clienti.