Nonostante la loro popolarità, i giochi NFT e il principio del play-to-earn sono molto criticati.
Una critica spesso espressa nei confronti della blockchain e del gioco NFT è l’onere che la blockchain stessa comporta per l’ambiente. È innegabile che tutte le transazioni con token non fungibili così come la creazione e la vendita di NFT o le offerte sui token richiedano una capacità di calcolo notevole sulla rispettiva blockchain e quindi consumino grandi quantità di elettricità.
Oggi, la maggior parte dei giochi NFT viene eseguita sulla blockchain di Ethereum. La blockchain del popolare altcoin attualmente utilizza l’algoritmo proof-of-stake. Ciò riduce significativamente il consumo di energia, rendendo i giochi NFT più rispettosi dell’ambiente.
Inoltre, la strategia stessa del play-to-earn è stata fortemente criticata. Infatti, mentre per i giochi per computer tradizionali gli utenti pagano una quota fissa, la registrazione ai giochi NFT tende a essere gratuita ma richiede un investimento iniziale. Poiché il mercato dei giochi e delle criptovalute è soggetto a fluttuazioni, gli investimenti nei giochi NFT sono speculativi e rischiosi.