La velocità effettiva di un disco rigido non dipende solo dal numero di giri o dalla velocità di trasmissione dei dati in KB/s (kilobyte al secondo), ma fondamentalmente dalla disposizione dei file sul disco. Teoricamente tutti i file sono disposti in successione, ciascuno come blocco chiuso sul disco. Durante la lettura dei dati la testina del disco dovrebbe quindi posizionarsi solo una volta sul blocco di dati per leggere l’intero file. In pratica questa condizione ideale sussiste solo per un breve tempo dopo una nuova formattazione del disco rigido su Windows o sul sistema operativo utilizzato.
L’eliminazione di file crea degli spazi liberi sul disco rigido, che in seguito verranno riempiti da altri frammenti di file. Nel corso del tempo i diversi file si distribuiscono in più frammenti singoli sul disco. L’accesso ai file non è di per sé complicato, ma richiede più tempo. Durante la deframmentazione tutti i frammenti di un file vengono cercati e salvati come blocco contiguo sul disco rigido. A tale scopo i contenuti dei singoli settori devono essere letti fisicamente.