Un'app per avere successo non solo deve offrire dei contenuti convincenti e venir pubblicizzata bene, ma deve soprattutto funzionare senza problemi ed essere progettata in maniera user-friendly. Perciò, indipendentemente si tratti di un'applicazione per i dispostivi mobili o di una per il desktop, è necessario svolgere alcuni test essenziali prima di rilasciarla.
Testando le app si aggiunge però ancora un altro fattore aggravante: l'adattamento ai diversi dispositivi risulta nelle app native più dispendioso rispetto a quello degli altri software. Nei primi anni dello sviluppo delle app questo adattamento avveniva in modo ancora più facile perché esistevano solo pochi tipi di smartphone. Oggigiorno la varietà è molto più vasta e ogni dispositivo mobile presenta diverse funzioni. Ogni modello di smartphone o tablet è dotato di un hardware differente e per quanto riguarda i componenti integrati, sono soprattutto decisivi per il corretto funzionamento di un'applicazione aspetti quali il processore (CPU), la memoria ad accesso casuale (RAM), oltre che le dimensioni e la risoluzione dello schermo.
Oltre all'hardware, anche il software di un dispositivo mobile ricopre un ruolo importante. Qui vengono messi in primo piano i diversi sistemi operativi di una piattaforma che determinano il funzionamento dell'app. In presenza di sistemi operativi datati, l'app può risultare appesantita e non funzionare come dovrebbe, visto il mancato aggiornamento che non ne consente un uso ottimale.
Non è tuttavia da sottovalutare la diffusione di vecchie versioni di Android e iOS: infatti, se si guarda alle diverse versioni di Android, si noterà che le vecchie versioni del sistema operativo di Google sono più utilizzate rispetto a quella attuale. Ciò dipende anche dal fatto che molti sviluppatori su Android non rilasciano aggiornamenti per la nuova versione o lo iniziano a fare solo in un secondo momento. Invece su iOS gli utenti ottengono molto più velocemente la nuova versione del sistema operativo sul proprio iPhone e iPad, mentre i dispositivi molto vecchi non ricevono più aggiornamenti da parte di Apple, anche se alcuni presentano versioni più vecchie.
La varietà di hardware e software sui dispositivi mobili viene indicata con il termine frammentazione che pone diverse sfide per la garanzia di qualità delle app. Proprio in questo punto entra in gioco il mobile testing, grazie al quale viene verificato se un'applicazione funziona basandosi su diversi requisiti e se fosse questo il caso, si controlla anche se si riscontrano difficoltà mentre è in uso. La ricerca e la risoluzione di possibili criticità dovrebbe garantire un'esperienza d'uso ottimale per il maggior numero possibile di utenti. Infatti solo se un'app dimostra una buona performance e una buona usabilità sul maggior numero possibile di dispositivi, si diffonderà maggiormente e potrà contare su un raggio di azione più ampio.