Chi effettua la modifica del dominio solo tramite le configurazioni del server sopra descritte si trova di fronte alla seguente situazione: il sito è raggiungibile inserendo il nuovo indirizzo, ma viene trattato dai motori di ricerca come se fosse completamente un nuovo sito web, ovvero con un posizionamento di conseguenza basso.
Se cambiate il vostro dominio, il potere del vostro link e l’affidabilità del vostro vecchio indirizzo vanno inevitabilmente persi. Se il vostro sito non era stato valutato negativamente da Google, Bing e altri motori di ricerca e non aveva subito penalizzazioni, ma al contrario registrava un buon posizionamento, dovreste confrontarvi con gli aspetti SEO di un cambiamento di indirizzo web: il vostro sito web altrimenti perderà il posizionamento positivo guadagnato con il vecchio dominio.
In riferimento a Google dovreste cercare di intraprendere le seguenti misure:
- Come prima cosa andate sul sito di Google Search Console (ex Google Webmaster Tools). Qui potete verificare i vostri nuovi domini e comunicare a Google il nuovo indirizzo web. Per questo dovete utilizzare lo stesso account che avete già utilizzato per la registrazione del vecchio dominio.
- Se avete mantenuto i diritti sul vecchio dominio, dovreste creare un nuovo Redirect 301 al nuovo indirizzo web. Per questo i visitatori che visualizzano il vostro sito utilizzando il vecchio dominio, vengono inoltrati automaticamente al nuovo indirizzo. Inoltre in questo modo evitate che i segnalibri dei vecchi visitatori del sito nonché i backlink cadano nel vuoto. In questo articolo potete ottenere informazioni utili su come configurare l’estensione di dominio. Naturalmente potete anche richiedere la cancellazione del vecchio dominio presso il vostro provider o registrar ed evitare così le spese relative al suo mantenimento. Tuttavia è consigliabile aspettare fino a quando il nuovo indirizzo non si sia stabilizzato (come periodo minimo viene consigliato un arco di tempo di circa 6 mesi).
- Ora aprite ancora una volta Google Search Console per indicare la sitemap XML, in modo che il vostro sito possa essere analizzato dal crawler di Google. Come passo successivo dovreste richiedere subito una nuova scansione del sito, affinché questo venga registrato il prima possibile con il nuovo dominio nell’indice di Google.
- Per concludere è necessario tenere sempre sott’occhio il posizionamento del dominio e del sito per più settimane: Google consiglia di estendere l’arco di tempo per siti molto grandi a circa 6 mesi. Gli strumenti di analisi come Google Search Console e altri tool vi aiutano anche durante la fase di monitoraggio.
Inoltre il nome dominio in quanto tale è trascurabile dal punto di vista SEO: esso non ha quasi alcuna influenza sul posizionamento sui motori di ricerca. Pertanto potete chiamare il vostro sito col nome che più preferite e adattarlo al tipo di target. Nel migliore dei casi il dominio dovrebbe essere facile da ricordare ed essere possibilmente pertinente all’offerta del sito.