Molti gestori di siti web si chiedono se le nuove estensioni di dominio siano rilevanti ai fini SEO. Negli anni passati si sono aggiunti progressivamente nuovi domini di primo livello (TLD, abbreviazione di Top Level Domain), per ampliare il mercato delle classiche estensioni di dominio, come .com. Secondo dichiarazioni ufficiali di Google i nuovi TLD generici (.hotel, .shop) vengono considerati alla stregua dei più comuni (.com, .org). Altrettanto irrilevante per il posizionamento di un sito sarebbe il fatto che il suo TLD contenga o meno una parola chiave. Un’eccezione nella parità di trattamento è quella dei TLD specifici per ogni paese: in Italia un dominio .it sarà più rilevante di un .de, il quale raramente comparirà tra i primi risultati di ricerca nel nostro Paese. Secondo Google i nuovi domini regionali come .berlin o .london vengono valutati come domini .com.
Indipendentemente dalle decisioni ufficiali di Google, gli esperti si basano sulla propria esperienza. Di conseguenza, la scelta dei TLD influisce sulla percentuale di clic, e quindi anche indirettamente sul posizionamento sui motori di ricerca. In questo modo, per esempio, le pagine con estensione .info, nella ricerca di pagine a carattere informativo, ottengono una percentuale di clic più elevata.