Suggerimenti per la registrazione di un dominio

La sfida nella scelta di un dominio è quella di trovare un nome che sia conciso e allo stesso tempo allettante sia per i potenziali visitatori e le potenziali visitatrici, sia per i motori di ricerca. Abbiamo sintetizzato chiaramente i suggerimenti più importanti per la registrazione di un dominio.

Gli aspetti a cui prestare attenzione quando si registra un dominio

Ogni progetto web, che sia un negozio online, un blog o un sito web privato, inizia con il nome del dominio adatto, composto da dominio di primo livello (Top Level Domain o TLD), con estensioni come .it o .com, e dominio di secondo livello, l’elemento effettivo che costituisce il nome del dominio. Il nome desiderato viene trovato in fretta e altrettanto velocemente si può verificare presso uno dei provider se il dominio desiderato è ancora disponibile.

Il provider, noto anche come registrar, si incarica della registrazione presso l’autorità competente. Per ogni dominio di primo livello c’è un ente specifico, che approva le registrazioni.

Prima della registrazione di un dominio, ogni utente dovrebbe verificare autonomamente se l’utilizzo del nome desiderato contravvenga alla legge sulla tutela dei marchi. La violazione del diritto al marchio nei domini è uno degli errori più comuni durante la registrazione.

Come si progetta un dominio di secondo livello ottimale? E come scegliere il dominio di primo livello corrispondente (senza violare i diritti al marchio e al nome)? Nelle sezioni seguenti abbiamo riassunto i consigli più importanti per te.

Configurazione del dominio di secondo livello

In Italia, si ha una certa libertà nella scelta del nome dei domini. Tuttavia, è necessario soddisfare alcuni requisiti tecnici: è possibile utilizzare tutte le lettere dalla A alla Z, le cifre da 0 a 9 e anche i trattini. Questi ultimi, però, non possono essere posizionati all’inizio del dominio di secondo livello. Altri caratteri speciali come punti, barre e punti di domanda non sono ammessi. Di regola, il nome del dominio non può superare i 63 caratteri.

Nel frattempo, sono anche disponibili nomi di dominio che fino a pochi anni fa non era possibile registrare, tra cui i domini brevi con due caratteri (ad esempio no.com) e i cosiddetti nomi di dominio internazionalizzati. Grazie all’introduzione dei nomi di dominio internazionalizzati, è ora possibile includere nel nome anche caratteri speciali di specifici paesi, come ad esempio gli accenti in Francia o le dieresi in Germania. Naturalmente, questi domini speciali vengono prima convertiti, poiché il sistema DNS riconosce esclusivamente la codifica dei caratteri ASCII.

Consiglio

Oltre ai domini di secondo livello, esistono altri tipi di dominio che è bene conoscere. Consulta il nostro articolo per scoprirne di più.

Scelta del dominio di primo livello

I domini di primo livello rappresentano il massimo livello nella risoluzione del nome e si trovano immediatamente dopo l’ultimo punto del dominio, a destra. Tra le estensioni di dominio più popolari rientrano .com,.net*,.orge i domini nazionali, come*.it*,.de,.es. Fondamentalmente si distingue tra:

  • TLD generici (gTLD): i domini di primo livello generici indicano il tipo di offerta del sito web. Ad esempio, da un sito .com (commercial) ci si aspetta un’offerta commerciale, mentre un .org (organisation) si riferisce al sito di un’organizzazione.
  • TLD nazionali (ccTLD): i domini di primo livello nazionali indicano l’origine di un sito internet. I suffissi di un paese hanno di regola due lettere, come .it per l’Italia, .de per la Germania ed .es per la Spagna.

Un ulteriore suggerimento utile durante la registrazione di un dominio è di registrare diverse estensioni e varianti del nome. Molti provider offrono pacchetti vantaggiosi, permettendo di registrare il nome scelto con diversi domini di primo livello. In questo modo, la visibilità del sito web aumenta e tutte le varianti importanti del dominio non risultano disponibili a terzi.

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I nuovi domini di primo livello

I nuovi domini di primo livello (nTLD) rientrano nella categoria dei domini generici (gTLD). Dal 2013 è disponibile questa nuova generazione di estensioni di dominio che comprende termini commerciali come .shop o .business e località regionali come .berlin,.bayern o .barcelona, tra gli altri. Questi nuovi domini di primo livello sono un’ottima alternativa nel caso in cui il nome di dominio scelto risulti essere già registrato e non si voglia rinunciare alla scelta fatta.

Caso particolare: estensioni in .ch

L’estensione di dominio .ch appartiene ai domini di primo livello nazionali e deriva da “Confoederatio Helvetica”, il nome latino della Confederazione Svizzera. Oltre che come dominio nazionale, questa estensione viene utilizzata da alcune aziende radiofoniche o televisive. In questo caso la sigla .ch sta per “channel”. Uno dei fruitori più importanti di tale estensione è il sito ufficiale di radiodiffusione dell’Unione Europea, disponibile all’URL www.ebu.ch.

N.B.

Chi registra un dominio, lo affitta soltanto a tempo determinato. Parlare dell’acquisto di un dominio non è pertanto esatto. Se il contratto non venisse rinnovato alla fine della sua durata, il nome del dominio sarebbe nuovamente libero e potrebbe essere affittato da altri interessati. Anche con la vendita del nome di dominio non si trasferisce nessuna proprietà virtuale da una persona A a una persona B, ma semplicemente cambia il beneficiario della registrazione.

Cambiare provider

Se si volesse trasferire il dominio, di solito non c’è alcun problema. È necessario semplicemente il codice di autorizzazione del proprio dominio, che può essere richiesto al registrar attuale. Se si desidera ad esempio passare da un altro fornitore a IONOS, si deve compilare un modulo apposito per il trasferimento del dominio e confermarlo. A questo punto vengono avviati tutti gli altri passaggi.

Il tempo necessario per il trasferimento varia a seconda delle procedure dei rispettivi enti (registri). Di solito, si devono calcolare cinque o sei giorni lavorativi per i domini di primo livello generici e per i nuovi domini di primo livello. Gli aggiornamenti DNS successivi richiedono, di norma, dalle 24 alle 48 ore.

Consiglio

È consigliabile chiedere il trasferimento del dominio al massimo entro un mese prima che termini il contratto con il provider attuale. Nel caso in cui si inoltri la richiesta troppo tardi, può accadere che sia necessario prolungare nuovamente il periodo di validità del dominio da migrare con il provider attuale, prima che sia possibile un trasferimento verso un nuovo provider.

Niente dominio senza diritto al marchio

Chi vende scarpe Adidas online, logicamente potrebbe voler inserire il nome del marchio nel dominio. È tuttavia importante prestare molta attenzione in quanto è molto facile violare le regole poste a tutela del marchio e del diritto al nome. L’utilizzo del nome di un marchio o di un’impresa è possibile solo previa autorizzazione del titolare del diritto e, pertanto, dovrebbe sussistere sempre un’esplicita autorizzazione scritta. Chi usa il nome del marchio o dell’impresa nel proprio nome di dominio senza essere stato autorizzato, deve tener conto di possibili conseguenze sul piano legale. È quindi importante non sottovalutare la questione, contenziosi fino a 50.000 euro non sono una rarità. Chi vuole evitare multe e procedimenti legali, per la sua sicurezza deve controllare prima della registrazione del dominio desiderato i seguenti aspetti:

  • Nomi di marchi e di aziende: i negozi online che inseriscono il nome di un grosso marchio per allettare il visitatore sono molto accattivanti. Tuttavia, semplificare il nome del marchio per adattarsi alle esigenze del target o del cliente, nella maggior parte dei casi non è consentito, anche perché i nomi delle aziende sono protetti dal diritto al nome e non possono essere utilizzati da terzi come nomi di dominio.
  • Nomi di personaggi pubblici: anche i nomi di personaggi pubblici sono regolati dal diritto al nome secondo gli articoli 6 e 7 del Codice Civile. Pertanto, molti nomi propri e cognomi sono protetti, ammesso che non siano dei termini generici.
  • Domini con errori di digitazione: tipici errori di digitazione come ebey.it, gogle.it, amason.it non si devono in nessun caso considerare nella scelta del nome di dominio. Spesso i grandi marchi proteggono anche combinazioni simili, quindi anche utilizzando varianti con errori di digitazione sussiste un danno per il marchio.
  • Titoli famosi: si tratti di film, riviste o serie tv, i titoli di pubblicazioni famose non si dovrebbero utilizzare nel nome di dominio. Di regola questi termini sono protetti dai regolamenti riguardanti la protezione dei titoli e l’uso non autorizzato non è consentito.

Anche i nomi di città, di enti o altre strutture pubbliche si dovrebbero evitare nella registrazione del dominio perché, anche in questo caso, si potrebbe violare il diritto al marchio. Fondamentalmente vale la regola che sussiste un danneggiamento al marchio nel caso in cui un terzo non autorizzato trae profitto dalla sua notorietà senza averne il diritto. Nomi particolarmente famosi come Mercedes o BMW non devono essere registrati come marchi perché godono di una protezione speciale.

Verificare il diritto al marchio nei domini

Il diritto al marchio nei domini si applica a siti web commerciali. I siti web privati privi di intenti commerciali sono quindi esclusi da questa regola. Però anche chi volesse guadagnare con il proprio blog o sito, deve scegliere il dominio nel più rigoroso rispetto del diritto al marchio. Si può conoscere quali nomi e concetti chiave rientrino sotto questo diritto presso gli uffici di marchi e di brevetti competenti. La verifica è possibile in pochi passi e gratuitamente sulle relative pagine web. Per un controllo veloce si consigliano i seguenti siti web:

N.B.

Le parole che suonano simili o i loghi che assomigliano a immagini di marchi esistenti e protetti costituiscono una violazione del diritto al marchio. Tuttavia, questa ricerca di analogie non può essere eseguita sulle pagine sopra citate; è pertanto consigliabile rivolgersi a un avvocato specializzato. Questo articolo non può considerarsi in alcun modo una consulenza legale e non sostituisce il parere di un esperto.

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