Nomi di domini internazionalizzati
Grazie ai domini internazionalizzati si possono rappresentare i simboli specifici di ogni paese nel dominio. Ad esempio in Francia si tratta degli accenti, mentre in Germania degli umlaut. I domini di questo tipo vengono poi convertiti perché il sistema DNS riconosce per il momento solo l’alfabeto inglese ASCII.
Al momento dell’inserimento nella finestra del browser, i domini con l’accento funzionano senza problemi. Tuttavia non tutti i programmi email ed i servizi di posta elettronica sono già in grado di servirsi di indirizzi con gli accenti. Al momento dell’invio la pagina potrebbe essere ricondotta a un messaggio di errore. Perciò se si è possessori di un sito con un dominio internazionalizzato, è sempre meglio disporre anche di una variante senza accento.
I nuovi domini di primo livello
Anche i cosiddetti “nuovi domini di primo livello” (nuovi TLD o nTLD) appartengono alla categoria dei domini generici (gTLD). Dal 2013 si è iniziato a rilasciare nuove estensioni dei domini, grazie alle quali è possibile configurare nomi del dominio molto specifici e dare al visitatore della pagina web già dall’estensione un’indicazione concreta sull’offerta. Si possono utilizzare sia concetti commerciali, come .bar o .business, sia termini che segnalano un’ubicazione all’interno di un Paese, ad esempio estensioni come .berlin o .bayern rientrano in questa categoria. In totale dovrebbero essere inclusi circa 700 nuovi TLD nella procedura di registrazione. Con IONOS si possono preregistrare nuovi domini di primo livello prima del lancio sul mercato, cioè si possono prenotare. I nuovi domini di primo livello sono un´ottima alternativa nel caso in cui il nome di dominio scelto risulti essere già registrato e non si voglia rinunciare alla scelta fatta.
Estensioni in .ch come caso particolare
L’estensione di dominio .ch rientra nella categoria dei domini di primo livello nazionali. La sigla .ch deriva da Confoederatio Helvetica, il nome latino della Confederazione Svizzera. Oltre che come dominio nazionale, questa estensione viene utilizzata da alcune aziende radiofoniche o televisive. In questo caso la sigla .ch sta per channel. Uno dei fruitori più importanti di tale estensione è il sito ufficiale di radiodiffusione dell’Unione Europea disponibile solo sotto l’URL ebu.ch (www.ebu.ch).
“Comprare” un dominio
Chi registra un dominio, lo affitta soltanto a tempo determinato. Parlare dell’acquisto di un dominio non è pertanto esatto. Se il contratto non venisse rinnovato alla fine della sua durata, il nome del dominio sarebbe nuovamente libero e potrebbe essere affittato da altri interessati. Anche con la vendita del nome del dominio non si trasferisce nessuna proprietà virtuale da un persona A ad una persona B, ma semplicemente cambia il beneficiario della registrazione.
Che cosa cambia con un cambio del provider
Se si volesse cambiare il provider (registrar) ma mantenere il proprio dominio già registrato, di solito non c’è alcun problema. È necessario semplicemente il codice di autorizzazione del proprio dominio, che può essere richiesto al primo provider. Se si desidera ad esempio passare da un altro fornitore a IONOS, si deve compilare un modulo apposito per il trasferimento del dominio e confermarlo. Tutti gli altri passaggi vengono chiariti passo per passo. Come già spiegato sopra, il provider si rivolge poi in qualità di registrar all’autorità di registrazione.
Il tempo necessario per il trasferimento di un dominio dipende dalle regole procedurali dei rispettivi enti (registry). Di solito si devono calcolare cinque o sei giorni lavorativi per i domini di primo livello generici e per i nuovi domini di primo livello. Gli aggiornamenti DNS successivi richiedono, di norma, dalle 24 alle 48 ore.
È consigliabile chiedere il trasferimento del dominio al massimo entro un mese prima che termini il contratto con il provider attuale. Nel caso in cui si inoltri la richiesta troppo tardi, può accadere che sia necessario prolungare nuovamente il periodo di validità del dominio da migrare con il provider attuale, prima che sia possibile un trasferimento verso un nuovo provider.