Gli indirizzi sul World Wide Web sono strutturati secondo uno schema fisso. La risoluzione del nome tramite DNS fa in modo che gli utenti di Internet arrivino al sito web che vogliono visitare senza dover inserire ingombranti indirizzi IP. A tal fine, un URL è strutturato gerarchicamente: per primo si trova il sottodominio all’estrema sinistra (dopo "https://"), che nella maggior parte dei casi è www, ma può anche contenere blog o versioni in lingue specifiche (it o en). A seguire c’è un nome di dominio che si può scegliere liberamente. L’indirizzo è completato dall’estensione di dominio, un dominio di primo livello.
Si fa distinzione tra i domini di primo livello che si riferiscono a un paese specifico, come .it, chiamati ccTLD, e quelli generici, i gTLD. I TLD sono determinati a livello internazionale (per la maggior parte) da organizzazioni internazionali quali ICANN o IANA. Ormai esistono moltissime estensioni di dominio, e mentre vengono costantemente aggiunti nuovi Top Level Domain, ve ne sono certi più popolari di altri. Come conseguenza, a volte si hanno delle vere e proprie compravendite di domini, nelle quali per un dominio possono essere pagate anche somme non indifferenti. Per questo, al momento di scegliere il dominio giusto, anche il budget gioca un ruolo rilevante.