Se si è arrivati fino alla posta in arrivo dell’utente, l’ostacolo successivo è l’oggetto della mail, che è la molla per convincere un utente ad aprire una mail. Per raggiungere questo obiettivo, i marketer hanno a disposizione solo pochi segnali per riuscire a convincere, visto che gli utenti aprono di regola ciò che giudicano serio e che stimoli la loro curiosità. Un mezzo semplice per raggiungere l’attenzione è usare il nome dell’utente. Di regola il proprio nome viene percepito più velocemente rispetto agli altri contenuti. Inoltre, nelle email personalizzate, cioè con l’oggetto individualizzato, si dovrebbe legare l’invio della mail con un’azione dell’utente, come mostrano gli esempi successivi.
Azione | Esempio |
Acquisto nello shop | Grazie mille per l’ordine, signor Rossi! |
Richiesta (ad esempio dare una valutazione) | Giovanni, ci serve il tuo parere! |
Offerta speciale | Sabrina, risparmia ora il 77% sul tuo ordine. |
Auguri | Buon compleanno, Mattia! |
Riaccendere l‘interesse | Marco, il tuo buono sconto da 20€ ti aspetta! |
Quando ci si rivolge per nome all’utente, bisogna assicurarsi che i suoi dati siano davvero attendibili: se scrivete un nome falso o sbagliato o se vi rivolgete ad una donna al maschile anziché al femminile, nessun destinatario leggerà mai la mail. Ma, oltre all’oggetto, anche ilmittente è importante per suscitare attenzione e creare fiducia. Infatti, anche l’indirizzo del mittente colpisce subito la maggior parte degli utenti e, se sembra poco serio, la newsletter finisce spesso nel cestino.