Esistono altri metodi che vi consentono di lavorare con Ubuntu se avete installato Windows 10 senza dover ricorrere alla procedura del dual boot. Questi risultano particolarmente adatti se utilizzate raramente il secondo sistema operativo.
Ad esempio, potete configurare Ubuntu in una macchina virtuale. Questo metodo vi consente di avviare un programma in grado di caricare Ubuntu. Invece di avviare l’uno o l’altro sistema operativo, eseguite contemporaneamente sia Windows che Ubuntu e potete passare da una finestra di lavoro all’altra. Lo svantaggio è che questo metodo richiede l’utilizzo di molte risorse da parte del sistema operativo, rendendolo piuttosto lento.
Un ulteriore metodo che vi consente di lavorare con Ubuntu in aggiunta a Windows 10 consiste nell’impiego di un cosiddetto sistema live, caricabile direttamente da una chiavetta USB. Invece di installare Ubuntu sul disco rigido, utilizzate solo una chiavetta USB.
Esiste anche la possibilità di non installare il secondo sistema operativo su un PC, bensì di accedervi tramite cloud. Su IONOS, ad esempio, potete configurare in modo semplice un server cloud sul quale eseguire Ubuntu. Avete bisogno solo di una connessione Internet per connettervi e sfruttare interamente le risorse del server.