Domini Web3: il futuro dell’internet decentralizzato
I domini Web3 si basano sulla tecnologia blockchain e consentono un’amministrazione decentralizzata. Sono archiviati sotto forma di NFT all’interno di blockchain come Ethereum, il che li rende resistenti alla censura e di esclusiva proprietà del titolare. Essi collegano portafogli di criptovalute, siti web decentralizzati e altre applicazioni Web3, risultando una componente fondamentale del nuovo internet incentrato sull’utente.
Che cos’è un dominio Web3?
Un dominio Web3 è un’identità digitale univoca memorizzata in una blockchain, registrata e gestita come Non-Fungible Token (NFT). I domini sono integrati sotto forma di cosiddetti “smart contract” (contratti intelligenti) in blockchain come Ethereum, Polygon o Solana e consentono un’assegnazione dei nomi decentralizzata, immutabile e sicura. Essi fungono da indirizzi leggibili dall’essere umano, ad esempio per i wallet di criptovalute oppure per applicazioni decentralizzate, ossia le cosiddette DApp.
Essendo archiviati in una blockchain, i domini Web3 sono a prova di falsificazione e permettono un’interazione diretta con i protocolli Web3 senza istanze di controllo centrali. Sono implementati sotto forma di standard NFT, come ERC-721 o ERC-1155, che ne garantiscono l’interoperabilità con altre applicazioni blockchain. I domini moderni costituiscono una componente infrastrutturale centrale dell’internet decentralizzato e offrono un’identità digitale persistente che agisce indipendentemente dai provider centralizzati.
Web3 si riferisce al prossimo livello di evoluzione di internet, che si basa sulla decentralizzazione, sulla tecnologia blockchain e sulle identità digitali controllate dall’utente. A differenza del tradizionale Web2, dominato da piattaforme centrali e intermediari, il Web3 rende possibile un’interazione diretta, sicura e trasparente tra gli utenti. Ne deriva un ecosistema basato su internet in cui la proprietà, la protezione dei dati e le transazioni digitali possono essere gestite senza alcuna autorità centrale.
Le differenze rispetto ai domini convenzionali
A differenza dei domini tradizionali, gestiti da autorità di registro centralizzate, i domini Web3 sono archiviati in una blockchain, come già descritto. In questo modo si elimina la dipendenza da istituzioni come ICANN o NIC. I proprietari dei domini hanno quindi il pieno controllo sul proprio dominio senza dover pagare canoni annuali. Mentre i domini tradizionali sono utilizzati principalmente per accedere a siti web centralizzati, i domini Web3 offrono funzionalità quali il collegamento diretto agli indirizzi dei wallet e il supporto per applicazioni decentralizzate.
Inoltre, consentono di ospitare siti web protetti contro la censura in reti peer-to-peer. La loro natura decentralizzata offre protezione contro il sequestro di domini e agevola le transazioni globali. Tuttavia, i domini Web3 non sono ancora supportati nativamente da tutti i browser, il che ne limita la diffusione.
I 15 domini Web3 principali
I domini Web3 esistono da meno di un decennio, ma sono già stati registrati oltre 10 milioni di queste innovative estensioni. I domini Web3 più richiesti, stando al Global Domain Report 2025 di InterNetX, sono i seguenti:
- .eth: uno dei domini Web3 più famosi, gestito dall’Ethereum Name Service (ENS) e utilizzato spesso per collegarsi ai wallet Ethereum
- .nft: dominio NFT utilizzato per contrassegnare oggetti da collezione digitali e progetti NFT, rendendoli più facilmente accessibili
- .crypto: estensione utilizzata per wallet di criptovalute, siti web decentralizzati e identità Web3
- .wallet: ottimizzata per i pagamenti in criptovaluta; è facilmente utilizzabile come indirizzo per wallet al posto di lunghe stringhe alfanumeriche
- .x: un’estensione di dominio Web3, corta e versatile, adatta agli scopi più disparati
- .blockchain: questo dominio sulla blockchain indica un collegamento diretto alla tecnologia blockchain ed è utilizzato spesso per progetti nell’ambito degli “smart contract” e della DeFi
- .bitcoin: dominio pensato appositamente per servizi relativi ai Bitcoin per supportare wallet, servizi di pagamento e applicazioni decentralizzate all’interno dell’ecosistema Bitcoin
- .zil: creato da Zilliqa Name Service (ZNS) e strettamente integrato con la blockchain di Zilliqa
- .dao: utilizzato da organizzazioni autonome decentralizzate (DAO, Decentralized Autonomous Organization) per contraddistinguere la loro presenza digitale
- .888: un’estensione simbolica, spesso associato alla fortuna, all’esclusività e alle risorse digitali di alto valore
- .polygon: dominio sviluppato per utenti e progetti all’interno della rete Polygon
- .go: un’estensione di dominio Web3 flessibile, utilizzata spesso per giochi, progetti sul metaverso e applicazioni blockchain
- .metaverse: dominio dedicato ai mondi virtuali, agli immobili digitali e alle esperienze Web3 immersive per identificare in modo univoco i progetti relativi al metaverso
- .hi: un’estensione di dominio innovativa, utilizzata spesso per identità digitali personalizzate
- .hodl: un’estensione molto apprezzata dagli appassionati e dalle appassionate di criptovalute e trading, che si riferisce al noto termine “HODL”, che indica una strategia di investimento a lungo termine
I domini Web3 più costosi
I domini Web3 sono spesso costosi, perché si basano su risorse digitali uniche nel loro genere, che sono registrate come NFT nella blockchain. Inoltre, i domini Web3 appartengono permanentemente all’acquirente, senza alcun costo di rinnovo annuale, il che ne aumenta ulteriormente il valore nel lungo periodo. Nelle parti seguenti è riportato un prospetto aggiornato con le vendite dei domini Web3 più costosi, sulla base di un riepilogo di DotNames:
paradigm.eth– 1.508.884 dollari USA000.eth– 317.759 dollari USAabc.eth– 253.100 dollari USAdeepak.eth– 220.401 dollari USAporno.eth– 204.505 dollari USAmazars.eth– 195.067 dollari USAartdao.eth– 194.560 dollari USAsapdeutschland.eth– 179.731 dollari USAensmaxisnft.eth– 166.315 dollari USAopensea.eth– 163.889 dollari USA

