Anche se il Domain Name System (DNS), una specie di elenco telefonico di Internet, è infinitamente grande, chi vuole avere una sequenza criptica di numeri e lettere come indirizzo web? I termini o le frasi concise sono di solito registrate rapidamente e, per così dire, molto popolari. Inoltre, i diversi domini di primo livello (TLD), cioè le estensioni di dominio, godono di una reputazione diversa, aspetto che influisce anche sul prezzo. Mentre i tradizionali .com o .it sono tra le estensioni di dominio più popolari, i nuovi TLD si stanno sviluppando più lentamente.
Infine, ci sono anche vari provider, che presentano differenze di prezzo (anche se di solito minime), ma alcuni venditori fanno offerte speciali di tanto in tanto. Anche se il prezzo non dovrebbe essere l’unico fattore nella scelta di un provider di domini, vale sicuramente la pena di confrontare più fornitori.
Per aiutarvi a capire per cosa state effettivamente pagando, vi spieghiamo brevemente la struttura di un dominio: ogni dominio consiste di diversi componenti, che insieme, tecnicamente parlando, costituiscono il Fully Qualified Domain Name (FQDN). Se date un’occhiata alla riga del browser, il dominio (letto da sinistra a destra) inizia dopo la specifica del protocollo (di solito https://). Poi seguono:
- Il dominio di terzo livello: il sottodominio, che designa una sottoarea; per i siti web si tratta per lo più di www.
- Il dominio di secondo livello: il nome di dominio da scegliere liberamente; spesso contiene il nome del marchio o del progetto web.
- Il dominio di primo livello: l’estensione di dominio; i TLD sono limitati. Ne esistono due tipi:
- i domini di primo livello nazionali (ccTLD): specifici del paese o relativi a determinate aree, per esempio .it, .us o .eu.
- i domini di primo livello generici (gTLD): più generali; si riferiscono ad aree tematiche, per esempio .com, .org o .edu.
Quando comprate un dominio, scegliete subito i domini di primo e secondo livello. Invece, potete solitamente decidere liberamente i sottodomini.