Dall’entrata in vigore dello European Accessibility Act, è indispensabile poter creare siti web accessibili con un CMS. Se un sistema di gestione dei contenuti è dotato delle funzionalità adeguate, puoi rispettare le normative legali, migliorare l’esperienza utente e ottimizzare i tuoi contenuti per i motori di ricerca.

Perché un CMS dovrebbe consentire contenuti accessibili?

L’accessibilità digitale non riguarda solo l’infrastruttura tecnica di un sito web, ma anche i contenuti pubblicati. Affinché le informazioni digitali siano accessibili a tutte le visitatrici e i visitatori, i contenuti devono essere creati in modo da essere fruibili anche tramite screen reader, display Braille o navigazione da tastiera.

Il Content Management System (CMS) utilizzato gioca un ruolo centrale in questo contesto. Sebbene spesso si discuta dell’accessibilità dell’interfaccia utente del CMS, è altrettanto importante sapere quanto bene un CMS supporti la creazione editoriale di contenuti accessibili. Un CMS è “accessibile” in questo senso quando offre a redattori e redattrici supporto, strutture predefinite e strumenti di validazione che permettono una creazione senza sforzo di siti web accessibili. Sono esempi tipici di ciò:

  • Campi per l’inserimento dei testi alternativi nelle immagini
  • Avvisi in caso di struttura dei titoli mancante
  • Strumenti per la creazione di tabelle e moduli accessibili
  • Verifiche automatiche su contrasti o errori semantici

Un CMS accessibile riduce il rischio di errori redazionali e aiuta le organizzazioni a rispettare le normative legali, fornendo informazioni equivalenti a tutti i gruppi di utenti.

N.B.

Un design accessibile è da anni tra le principali tendenze del web design.

Quali requisiti definiscono l’accessibilità sul web?

I requisiti per contenuti accessibili derivano da diverse basi legali e normative. In Italia, l’accessibilità dei siti web delle pubbliche amministrazioni è regolata dalla Legge Stanca (Legge 4/2004) e a livello europeo si fa riferimento allo European Accessibility Act (EAA), recepito dal decreto legislativo 106/2018.

Alla base di queste normative ci sono le linee guida internazionali Web Content Accessibility Guidelines (WCAG), sviluppate dal World Wide Web Consortium (W3C). Dalle versioni WCAG 2.1 e 2.2 derivano i seguenti quattro principi centrali per l’accessibilità di un CMS o simili:

  • Percepibile: tutte le informazioni devono essere presentate in modo tale da essere comprensibili per ogni utente (ad esempio, attraverso alternative testuali per le immagini e contrasti sufficienti).
  • Utilizzabile: l’interfaccia utente deve essere navigabile con diversi metodi di input (ad esempio, tastiera).
  • Comprensibile: i contenuti devono essere chiaramente strutturati, leggibili e scritti in un linguaggio semplice.
  • Robusto: tutti i contenuti devono essere compatibili con una varietà di dispositivi e strumenti di supporto.

Per redattori e redattrici, ciò significa, tra l’altro, utilizzare una gerarchia di titoli sensata (da H1 a H6) e integrare testi alternativi e testi di link significativi. Inoltre, è importante fare attenzione a un linguaggio chiaro e a una navigazione logica. Un CMS accessibile che supporta queste esigenze semplifica notevolmente il lavoro redazionale quotidiano e contribuisce al rispetto degli standard legali.

Accessibilità nel CMS: esempi pratici con Contao, Plone e papaya CMS

Non tutti i CMS offrono le stesse condizioni per contenuti accessibili. Mentre alcuni sistemi puntano sulla resa del front end, altri si concentrano sul controllo redazionale o sulla rigorosità semantica. I tre CMS open source Contao, Plone e papaya CMS sono considerati particolarmente adatti per un lavoro accessibile. Per questo motivo, nei paragrafi seguenti abbiamo riassunto per te le caratteristiche principali dei tre sistemi in questo contesto.

Contao

Contao è un CMS sviluppato in Germania, progettato fin dall’inizio per un codice accessibile e semanticamente pulito. Per la creazione di contenuti accessibili conformi alla legge, il software offre tra l’altro le seguenti caratteristiche:

  • Template accessibili: molti temi sono conformi alle WCAG e sono progettati per essere responsive.
  • Elementi di contenuto strutturati: i redattori e le redattrici lavorano con moduli che garantiscono contenuti chiari e semanticamente corretti.
  • Supporto per il testo alternativo: immagini, video e altri file multimediali possono essere corredati di alternative testuali.
  • Moduli di formulario: moduli pronti all’uso supportano le etichette per i campi obbligatori, la navigazione da tastiera e la gestione degli errori.

Inoltre, ci sono estensioni come SiteCockpit, che integrano direttamente nel CMS funzioni come interruttori del contrasto cromatico, controllo delle dimensioni del testo o report sull’accessibilità. Contao è quindi particolarmente adatto per enti pubblici, istituzioni educative o ONG.

Plone

Plone è un potente CMS basato su Python, che da molti anni persegue alti standard di accessibilità. È utilizzato a livello globale da università, ministeri e organizzazioni con elevate esigenze di accessibilità. Plone soddisfa le WCAG 2.1 al livello di conformità AA, quindi molti aspetti di accessibilità sono già integrati per impostazione predefinita. Per queste esigenze, esiste un documento VPAT (Voluntary Product Accessibility Template).

Tra i vantaggi redazionali in termini di accessibilità del CMS vi sono:

  • Strutture semanticamente chiare: la struttura del contenuto si orienta rigorosamente agli standard HTML5.
  • Gestione del flusso di lavoro: i contenuti possono essere controllati per la conformità prima della pubblicazione.
  • Controllo degli accessi: consente un lavoro di squadra accessibile con ruoli chiari.

Attraverso plugin come il widget Plone All in One Accessibility si possono integrare funzionalità aggiuntive pratiche, come ad esempio pulsanti per dimensioni del testo, commutazione del contrasto o navigazione tramite tastiera. In questo modo, Plone è adatto anche a portali accessibili con processi complessi.

papaya CMS

papaya CMS è un CMS modulare basato su XML, che si distingue particolarmente per la chiara separazione tra contenuto, layout e logica. Questa architettura permette di controllare granularmente i contenuti HTML semanticamente corretti e accessibili. papaya è particolarmente adatto a progetti complessi con elevate esigenze redazionali e canali di uscita chiaramente definiti.

  • Struttura rigorosa: grazie alla separazione di contenuto, layout e logica, è possibile creare siti web semanticamente puliti.
  • Template e moduli accessibili: numerosi layout e componenti sono costruiti secondo le linee guida WCAG.
  • Contenuti multilingue: la gestione chiara dei dati facilita anche la fornitura accessibile in più lingue.

Già nel 2009 è stato realizzato con papaya CMS un progetto web accessibile. Tuttavia, non esistono plugin pronti all’uso conformi allo European Accessibility Act o automazioni: l’accessibilità dipende fortemente dalle competenze del team di sviluppo e dal design dei template.

Come verificare se i contenuti nel CMS sono accessibili?

La creazione di contenuti accessibili non termina con l’inserimento nel CMS. Un controllo continuo è essenziale per individuare e correggere le barriere d’uso tempestivamente. Per testare l’accessibilità di un sito web, puoi utilizzare sia strumenti automatizzati sia metodi manuali.

Strumenti automatizzati

  • axe DevTools: un componente aggiuntivo collaudato per browser di Deque Systems, che rileva in modo affidabile gli errori di accessibilità secondo i criteri WCAG, fornendo indicazioni precise per la loro correzione.
  • WAVE (Web Accessibility Evaluation Tool): visualizza le barriere direttamente nella finestra del browser; ottimale per la verifica redazionale di contenuti come testi alternativi e titoli.
  • Google Lighthouse: fornisce punteggi di accessibilità e raccomandazioni specifiche su struttura, colori, usabilità e altro; eseguibile come parte di Google PageSpeed Insights, nei Chrome DevTools, tramite la riga di comando o come modulo Node.
  • Evinced: utilizza l’IA e l’apprendimento automatico per rilevare barriere complesse; offre report dettagliati per sviluppatori e integrazioni per ambienti DevOps.

Test manuali

Gli strumenti automatici non rilevano tutti i problemi di accessibilità esistenti. Pertanto, procedure manuali come le seguenti sono indispensabili:

  • Navigazione tramite tastiera: verifica se la navigazione e l’uso della pagina sono possibili tramite i tasti Tab/Maiusc; gli indicatori del focus devono essere visibili e coerenti.
  • Test con screen reader: uso di NVDA (Windows), VoiceOver (macOS/iOS) o JAWS per testare manualmente la riproduzione con screen reader; è importante verificare la riproduzione semanticamente corretta, le indicazioni del focus e l’ordine logico di lettura.
  • Verifica del contrasto e simulazioni di colore: gli strumenti come WebAIM Contrast Checker o Color Oracle aiutano a verificare i contrasti dei colori e a simulare le disabilità visive.
  • Verifica dei moduli: controllo del corretto collegamento delle etichetta, messaggi di errore chiari, comportamento del focus e accessibilità dei campi di input.
  • Ispezione visiva e test di zoom: il layout funziona bene con un alto livello di zoom? I contenuti sono adattati, mancano le barre di scorrimento orizzontale?

Inoltre, è consigliabile un manuale di redazione per l’accessibilità e corsi di formazione regolari per rafforzare a lungo termine le competenze del team.

Hai trovato questo articolo utile?
Vai al menu principale