Qual è la differenza tra marketing e pubblicità?

Con il termine pubblicità s’intende la diffusione mirata di messaggi mediante inserzioni pagate su svariati media con l’obiettivo di promuovere un prodotto o un servizio. Il marketing comprende invece uno spettro più ampio di strategie e attività finalizzate a rispondere alle esigenze e ai desideri della clientela, con l’obiettivo di instaurare con essa un rapporto di fiducia a lungo termine. La pubblicità, quindi, non è altro che una delle possibili attività comprese all’interno di una strategia di marketing.

Che cos’è il marketing?

Il termine marketing comprende diversi ambiti, processi e attività orientati a promuovere e vendere servizi e prodotti. Il processo di marketing inizia con la ricerca di mercato, che costituisce la base per lo sviluppo di una strategia di marketing. Quest’ultima segue quattro principi fondamentali, le cosiddette “4 P del marketing”:

  • Prodotto: il prodotto o il servizio offerto deve essere progettato in modo tale che sia in grado di rispondere alle esigenze e ai desideri del target.
  • Prezzo: il prezzo del prodotto o del servizio va stabilito in modo che sia abbordabile per il target, ma anche che sia in grado di portare sufficiente profitto.
  • Posizionamento: il luogo scelto per la vendita del prodotto o del servizio deve essere facilmente accessibile e sapere invitare all’acquisto.
  • Promozione: la promozione del prodotto o del servizio si concentra sull’attirare efficacemente l’attenzione del target.

Gli obiettivi di marketing possono variare. Può ad esempio trattarsi di aumentare il profitto, la brand awareness (notorietà del brand) e la fidelizzazione della clientela. Il marketing contribuisce in modo sostanziale al successo di un’azienda o di un brand e serve a capire le esigenze e i desideri del target e a soddisfarli di conseguenza.

Che cos’è la pubblicità?

La pubblicità è una parte importante del marketing che ha come scopo rendere noto un brand, un prodotto o un servizio per invogliare la clientela all’acquisto. La pubblicità è definita tale quando è a pagamento, come ad esempio la pubblicità alla radio e in televisione, i cartelloni pubblicitari su spazi presi in affitto, i banner su internet o le campagne sui social media.

L’obiettivo della pubblicità è di trasmettere a un target un determinato messaggio relativo a un brand, a un prodotto o a un servizio in un momento specifico. Il contenuto varia a seconda di target, media e scopo. Per attirare l’attenzione e l’interesse del pubblico, la pubblicità si serve solitamente di un approccio di tipo informativo, di intrattenimento o emozionale.

La differenza tra marketing e pubblicità

Il termine marketing comprende strategie e attività di diverso genere. Tra queste attività vi è anche la pubblicità, solitamente inserita all’interno di una strategia di marketing. Si tratta di un prodotto del processo di marketing, o meglio, del risultato visibile al pubblico. Pertanto, i termini pubblicità e marketing sono spesso erroneamente usati come sinonimi.

Mentre la pubblicità è di fatto un’attività di marketing con una finalità immediata, il marketing intende capire la clientela attuale e potenziale per sviluppare una strategia a lungo termine e aumentare la soddisfazione e la fidelizzazione del proprio target.

Quali tipologie di marketing esistono?

Esistono numerose tipologie di marketing. Di base si può distinguere tra marketing tradizionale e online marketing. Queste due tipologie possono essere combinate insieme nel contesto di un marketing mix. Le singole strategie di marketing si differenziano ulteriormente tra loro per quanto riguarda obiettivi, target, strategie e piattaforme o media utilizzati. Tra le tipologie di marketing più diffuse figurano:

  • Il marketing digitale, che comprende tutte le attività di marketing messe in pratica tramite canali e tecnologie digitali, come ad esempio il Search engine marketing (SEM) o marketing sui motori di ricerca, il marketing delle newsletter, il content marketing e il social media marketing.
  • Il content marketing, una tipologia di marketing digitale in cui vengono creati e pubblicati contenuti informativi di alta qualità per attirare un target su un sito web e creare un rapporto di fiducia a lungo termine nei confronti di un’azienda o di un brand.
  • Il social media marketing è una variante del marketing digitale localizzato sulle piattaforme di social media. Questa tipologia di marketing è utilizzata soprattutto da aziende e-commerce.
  • Anche l’influencer marketing è un’attività che si svolge sui social media. Durante questo processo si individuano influencer che abbiano rilevanza per un brand o un’azienda integrando i contenuti da loro creati all’interno della strategia di marketing e della comunicazione del marchio.
  • L’inbound marketing non si rivolge direttamente a potenziali clienti, ma attira la loro attenzione su un brand o un’azienda grazie a contenuti dal valore aggiunto. Presupposto per questo è che la clientela sia già alla ricerca di determinati prodotti.
  • L’outbound marketing è una strategia di marketing che prevede che un’azienda fornisca alla propria clientela messaggi pubblicitari attraverso diversi canali, senza che questa abbia manifestato il proprio interesse all’acquisto.
  • Il multichannel marketing si avvale di diversi canali, come ad esempio e-mail, social media, marketing sui motori di ricerca e stampa, per raggiungere un target più ampio.
  • L’omnichannel marketing ricorre a canali digitali, analogici e fisici per interagire con i clienti. A differenza del marketing multicanale, le diverse aree interagiscono in modo fluido.
  • Il Word of Mouth marketing o marketing del passaparola implica la raccomandazione di prodotti o servizi da parte di un cliente all’altro. I consigli non vengono trasmessi esclusivamente a voce, ma anche tramite i canali digitali.
  • Il marketing virale, analogamente al Word of Mouth marketing, funziona secondo il principio del passaparola, mediante il quale si intende raggiungere un’ampia portata nel più breve tempo possibile. L’utente non percepisce questa strategia di marketing come una classica pubblicità, la condivide e contribuisce così alla sua rapida diffusione.
  • Il guerrilla marketing si affida a tattiche non convenzionali e a basso costo, come la street art, le campagne virali, i flash mob o gli stunt pubblicitari, ed è spesso utilizzato dalle piccole imprese che hanno un budget di marketing limitato.
  • Il marketing esperienziale è volto a creare esperienze uniche e indimenticabili sotto forma di eventi e azioni interattive destinate alla clientela. Lo scopo è quello di ottenere una percezione positiva del brand e una fidelizzazione a lungo termine nei confronti di un brand o di un’azienda.
  • Il performance marketing consiste in una strategia di marketing basata sui dati e si concentra su reazioni o transazioni misurabili come clic, lead, vendite o altri tipi di conversioni. Il suo obiettivo è quello di ottenere un ritorno positivo sull’investimento (ROI).
  • L’affinity marketing si rivolge a un pubblico di riferimento che condivide un interesse comune. Questo genere di marketing si propone di creare un legame tra un brand e il suo target facendo appello a interessi, valori o convinzioni comuni.
  • Il marketing di genere parte dal presupposto che uomini e donne abbiano preferenze, esigenze e comportamenti diversi nei confronti dei beni di consumo. Di conseguenza, in questa strategia di marketing, i prodotti, i servizi e le campagne pubblicitarie pubblicizzati sono specificamente adattati a un determinato genere.
  • Il green marketing è la promozione di prodotti o servizi in base alla loro sostenibilità. L’obiettivo è quello di rivolgersi a un pubblico che ha a cuore l’impatto dei propri comportamenti di consumo sull’ambiente.
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Quali tipi di pubblicità esistono?

I diversi tipi di pubblicità esistenti possono essere suddivisi in due macro-categorie: pubblicità tradizionale e pubblicità digitale. La pubblicità tradizionale è quella che viene mostrata o trasmessa in un luogo fisico specifico, in modo che molte persone possano vederla o sentirla. In questa categoria troviamo:

  • Pubblicità alla radio
  • Pubblicità in televisione
  • Pubblicità su carta stampata (manifesti, riviste e altri supporti di stampa)
  • Affissioni pubblicitarie
  • Articoli promozionali

La pubblicità digitale, invece, comprende tutte le forme di pubblicità distribuite attraverso i canali digitali. Si tratta, ad esempio, di:

  • Pubblicità sui motori di ricerca, detta anche SEA, una forma di pubblicità digitale in cui gli annunci vengono inseriti nei risultati dei motori di ricerca.
  • Pubblicità display, detta anche display marketing, che riguarda tutte le misure che operano online con mezzi pubblicitari grafici, ad esempio banner, video o animazioni.
  • Pubblicità nativa (native advertising), che è un tipo di pubblicità presente sia online che offline. Si tratta di pubblicità sotto forma di advertorial (annunci), indistinguibili dai contenuti editoriali.
  • Pubblicità pay-per-click (PPC) , che è una forma di pubblicità online in cui si paga per ogni clic ricevuto sui propri annunci. Gli annunci PPC vengono inseriti, ad esempio, nei motori di ricerca o nelle piattaforme di social media.

Parallelamente alla pubblicità di massa, esistono anche strategie pubblicitarie che tentano un approccio più mirato e personalizzato nei confronti della clientela. Tra le misure di pubblicità diretta troviamo, ad esempio, le seguenti: lettere o e-mail, monitoraggio della pubblicità sui siti web tramite cookie, telemarketing, SMS marketing, prove di prodotto o visite a domicilio. In questo caso, uno degli aspetti problematici è che le persone contattate devono aver acconsentito preventivamente all’utilizzo dei propri dati o alla valutazione delle proprie attività online.

Come si pianifica una campagna pubblicitaria e di marketing?

Una campagna pubblicitaria e di marketing di successo richiede un’attenta pianificazione. La sua creazione comprende alcuni passaggi imprescindibili:

  1. Fissare gli obiettivi da raggiungere mediante la campagna, come ad esempio aumentare la notorietà del marchio, incrementare le vendite o instaurare un rapporto con la clientela.
  2. Definire il target e identificare le sue esigenze e i suoi interessi. Questo permette di creare contenuti su misura per il pubblico di riferimento.
  3. Fissare un budget di marketing per utilizzarlo nel modo più efficace.
  4. Creare un piano di marketing che elenchi tutte le attività necessarie per raggiungere gli obiettivi.
  5. Fare una ricerca sulla concorrenza per analizzare il loro modo di fare pubblicità, i loro punti di forza e di debolezza.
  6. Implementare la campagna di marketing. Nel farlo, è indispensabile monitorare costantemente i KPI pertinenti e modificare la campagna di conseguenza, se necessario.
  7. Misurare, ottimizzare e ripetere i risultati della campagna, a seconda delle necessità, per ottenere i migliori risultati possibili.
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